SIRIA – (16 Settembre 2016)

Damasco

Siria, la tregua vacilla. Aiuti ancora fermi

 

16 settembre 2016

 

 
 

 

 

 

La tregua in Siria comincia a vacillare. Secondo quanto riporta l’Osservatorio siriano per i diritti umani sono stati registrati forti scontri tra le forze governative e le fazioni islamiche nel quartiere di Yobar, alla periferia di Damasco. Si tratta della più rilevante violazione dall’entrata in vigore del cessate il fuoco lunedì scorso al tramonto.

Almeno 21 missili terra-terra hanno colpito alcune zone del quartiere, in cui sono presenti gruppi di opposizione, senza causare vittime. Razzi sono stati lanciati anche contro il vicino quartiere di Al Qabun, in una zona industriale, e contro la zona di Bab Sharqi, nel cuore della capitale siriana.

Dal canto suo, l’agenzia di stato siriana Sana ha fatto sapere che tre civili sono rimasti feriti per “attacchi terroristi” con razzi contro al Al Qabún. A Yobar, invece, secondo Sana, gruppi armati hanno cercato di infiltrarsi nella zona “provocando una risposta da parte delle unità militari”. Le autorità siriane accusano i ribelli di aver lanciato razzi anche contro il centro di Damasco.

LA STRAGE DI IERI. È salito a 25 civili uccisi, tra i quali 9 bambini, il bilancio di un bombardamento aereo compiuto contro il Daesh ieri vicino ad Al Mayadin, nella provincia orientale di Dayr az Zor. Lo afferma l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). Le testimonianze raccolte non hanno permesso di stabilire se si sia trattato di attacchi compiuti da aerei governativi siriani, russi o della Coalizione a guida Usa. Ieri il Daesh, tramite la sua agenzia Aamaq, aveva detto che il raid era stato effettuato da aerei russi.

AIUTI ANCORA FERMI. Il convoglio di aiuti umanitari per la popolazione nella parte orientale di Aleppo è ancora fermo nella zona di frontiera con la Turchia, ha affermato oggi a Ginevra un portavoce delle Nazioni Unite. “Per noi operatori umanitari è estremamente frustrante. Siamo prontissimi a muoverci, ma le modalità per garantire un passaggio sicuro non sono state ancora stabilite, mentre almeno un quarto di milione di persone ad Aleppo orientale hanno bisogno di aiuti”, ha detto il portavoce dell’Ufficio dell’Onu per gli affari umanitari (Ocha), Jens Laerke. Aleppo orientale è controllata dai ribelli e assediata dalle forze del governo. Il convoglio pronto a partire trasporta beni alimentari per 80mila persone per un mese, ha precisato. Ieri, l’inviato speciale dell’Onu per la Siria Staffan de Mistura aveva giudicato deplorevole il ritardo nella consegna degli aiuti umanitari malgrado l’accordo sulla cessazione delle ostilità in Siria raggiunto da Usa e Russia.

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Il testo originale e completo si trova su:

http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/siria-tregua-vacilla-scontri-vicino-damasco.aspx

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