Almeno 7 persone sono rimaste uccise ieri mattina a Homs, nella Siria centrale, in un attacco a colpi di mortaio riferito dallemittente al-Mayadeeri, ritenuta vicina al governo di Damasco. Nel nord, inoltre, nei pressi di Aleppo, quattro cittadini britannici legati ad al Qaeda e ai gruppi di opposizione, sarebbero morti nel corso di scontri avvenuti nellarea. A scriverlo è il quotidiano inglese Times che lancia lallarme sul pericolo dei giovani tra i 200 e i 300 secondo le stime che sarebbero andati in Siria per combattere contro le forze di Damasco. Intanto la Coalizione nazionale siriana ieri, allindomani della Giornata mondiale per linfanzia e ladolescenza, ha reso nota una stima sui bambini vittime della guerra che imperversa nel Paese dal 2011: sarebbero 8759 finora i piccoli rimasti uccisi, ma non è specificato il grado di aggiornamento dei dati. La maggior parte di loro, secondo il rapporto, sarebbe caduta vittima dei bombardamenti, ma molti sarebbero morti per le torture e gli abusi perpetrati dai fedelissimi di Assad e per il virus della poliomielite tornato ad affacciarsi nel Paese dove manca la possibilità di vaccinarsi. Infine, una veglia di pace per la Siria è stata organizzata dal Centro per la Cooperazione missionaria tra le Chiese e dallUfficio per la Pastorale delle Migrazioni della diocesi di Roma mercoledì 27 novembre alle ore 18 nella chiesa di Santa Maria dellOrto a Trastevere. A presiederla sarà il vescovo ausiliare per Roma Centro, mons. Matteo Zuppi, che ricorda come nelloccasione i romani avranno la possibilità di pregare per il loro concittadino, il gesuita padre Paolo DallOglio, rapito in Siria nel luglio scorso. (R.B.)
Ultimo aggiornamento: 22 novembre