Siria. Continuano gli scontri: 50 i morti. Sequestrato un giornalista spagnolo




Assad punta il dito contro Francia e Stati Uniti che vorrebbero una risoluzione Onu che li autorizzi ad usare la forza contro Damasco. Assieme alla Russia, anche la Cina si oppone. Pechino stima che un attacco contro la Siria danneggerebbe pesantemente leconomia mondiale. E mentre lAja fa sapere che, in base ai documenti inviati dal regime, in Siria ci sarebbero tonnellate di gas tossici distribuiti in 50 siti diversi, il segretario generale di Hezbollah, Nasrallah ferma le polemiche di chi sostiene che Assad stia trasferendo armi chimiche al Partito di Dio. E contrario ai principi della nostra religione ha detto Nasrallah, che in merito al coinvolgimento di Hezbollah in Siria, ha affermato che il partito è pronto a discuterne, se si farà chiarezza anche su chi dal Libano va a combattere a sostegno dei ribelli. In Siria intanto le violenze continuano. Il bilancio delle vittime di ieri è di circa 44 morti, secondo losservatorio siriano per il diritti umani. Il quotidiano spagnolo «El Periodico» inoltre, rivela che è stato rapito il proprio inviato speciale. E ieri la tv libanese al-Mayadeed, citando il capo del comitato per la riconciliazione nazionale di Aleppo, ha affermato che sono ancora vivi i due vescovi ortodossi rapiti il 23 aprile scorso.