SIRIA – (25 Febbraio 2018)

Una delle strade di Douma nella regione di Ghouta vicino Damasco
Una delle strade di Douma nella regione di Ghouta vicino Damasco  (AFP or licensors)

Papa sulla guerra in Siria: è disumano, subito accesso agli aiuti

All’ Angelus, nuovo accorato appello di Papa Francesco per la fine immediata delle violenze nell’ “amata e martoriata” Siria, dopo la riesplosione del conflitto nel Ghouta orientale. Febbraio terribile, migliaia di vittime civili, ospedali colpiti, e non c’è da mangiare, denuncia il Pontefice. E chiede immediato accesso a cibo e medicine con l’evacuazione di feriti e malati

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Ecco l’appello che Papa Francesco ha lanciato dopo la preghiera dell’Angelus, recitata con i pellegrini in Piazza San Pietro dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico, per la fine immediata delle violenze nell’ “amata e martoriata” Siria.

Cari fratelli e sorelle, in questi giorni il mio pensiero è spesso rivolto all’amata e martoriata Siria, dove la guerra è riesplosa, specialmente nel Ghouta orientale. Questo mese di febbraio è stato uno dei più violenti in sette anni di conflitto: centinaia, migliaia di vittime civili, bambini, donne, anziani; sono stati colpiti gli ospedali; la gente non può procurarsi da mangiare… Tutto questo è disumano. Non si può combattere il male con altro male. E la guerra è male. Pertanto rivolgo il mio appello accorato perché cessi subito la violenza, sia dato accesso agli aiuti umanitari – cibo e medicine – e siano evacuati i feriti e i malati. Preghiamo Dio che questo avvenga senza indugio.

L’ appello: non si può combattere il male con altro male

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