SIRIA – ( 25 Marzo )

Siria. Il leader dimissionario dell’opposizione parteciperà al vertice della Lega Araba



In Siria al centro dell’attenzione le dimissioni del leader della Coalizione nazionale di opposizione, Moaz Al Khatib, che parteciperà comunque domani al vertice della Lega Araba, che si tiene a Doha fino a mercoledì. A prendervi parte anche il capo del governo ad interim dell’opposizione, Ghassan Hitto, eletto martedì scorso. Intanto, oggi ancora combattimenti nel Paese con un razzo sparato dall’opposizione sul centro di Damasco, che ha provocato la morte di una persona e diversi feriti, mentre – riferiscono fonti turche – il comandante ribelle siriano, colonnello Riad al-Asaad, cofondatore dell’Esercito Siriano Libero, è stato ricoverato in un ospedale in Turchia dopo essere stato ferito in un’esplosione in Siria. Sul significato delle dimissioni di Al Khatib, Debora Donnini ha sentito Gianmarco Volpe, responsabile dell’area Medio Oriente e Nord Africa del Cesi, Centro Studi internazionali:RealAudioMP3

R. – Ciò che è accaduto è la prova di un qualcosa che era evidente già nei mesi passati, e cioè quelle divisioni molto profonde, che stanno accompagnando la nascita e la crescita dell’opposizione siriana fin dalla sua creazione. Quando la Coalizione nazionale dell’opposizione è stata formata in Qatar, e quindi quando è stato eletto Al-Khatib come capo dell’opposizione, c’è stata la vittoria di una linea più di dialogo nei confronti di Assad. Questa linea adesso sembra venire meno. L’elezione di Hitto e quindi la decisione da parte soprattutto di Paesi esteri di formare una sorta di governo all’estero, alla stregua di ciò che è accaduto in Libia, lascia pensare come in realtà anche i Paesi stranieri abbiano delle agende diverse sulla Siria. In questo momento sta emergendo la linea di fermezza e di non dialogo nei confronti di Assad.

D. – Comunque il leader dimissionario della Coalizione nazionale siriana, Al-Khatib, ha annunciato la sua partecipazione al vertice della Lega Araba, dove pronuncerà un discorso, dicendo però che questo non ha nulla a che vedere con le sue dimissioni. Come interpretare questo gesto?

R. – Credo che Khatib comunque voglia continuare a lavorare per il proprio Paese, ma non all’interno delle istituzioni. Questo l’ha già detto nel momento in cui ha annunciato le sue dimissioni. Khatib comunque era stato invitato al vertice della Lega Araba insieme al nuovo premier del governo dell’opposizione, Hitto, ed è ovvio che questo rappresenti un poco una contraddizione, perché s’invitano due figure, entrambe portatrici di due linee distinte.

D. – Il centro di Damasco è sotto il fuoco, in questo momento, dei mortai dei ribelli, schierati sul Monte Qasioun , che sovrasta la capitale della Siria. Quindi vanno avanti i combattimenti e la situazione è sempre molto difficile…

D. – La situazione continua ad essere complessa, perché il fronte ribelle ha registrato progressi sul campo negli ultimi mesi, però le forze di Assad continuano a conservare la loro superiorità aerea. In questo contesto, comunque, va rivelato come lo stesso Free Syrian Army, cioè l’esercito ribelle, sia altrettanto diviso, per cui abbiamo non solo divisioni all’interno dello stesso esercito dell’opposizione – Free Syrian Army, gruppi jihadisti, che combattono contro l’esercito di Assad – ma abbiamo anche una divisione tra le forze dell’opposizione sul campo e quelle che sono le forze dell’opposizione dal punto di vista politico.

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del sito Radio Vaticana
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