

R. Queste notizie sono tragiche. Luccisione del sacerdote, in particolare per i cristiani, è evidentemente uno shock. Si tratta di un sacerdote della comunità ortodossa, che è maggioritaria nella zona in cui è stato ucciso, Hama, e ciò non manca di allarmare ulteriormente questa comunità che, di fatto, è la più importante comunità cristiana siriana, quella bizantina-ortodossa. E allarmerà ulteriormente la Russia, perché ha una prossimità culturale e spirituale con quella comunità.
D. Si parla in questi momenti dellOnu, che potrebbe ascoltare il segretario della Lega Araba. Lei che cosa prova quando sente queste ipotesi diplomatiche o comunque di una soluzione politica?
R. E assolutamente necessario che tutti quelli che possono lavorare a delle soluzioni, lo facciano secondo coscienza. La stragrande maggioranza dei siriani non vuole un intervento armato internazionale, ma tra questo e non fare niente cè una differenza immensa, come dal giorno alla notte. Bisognerà che qualcuno ci metta mano per cercare di arrivare a qualcosa di diverso che la prospettiva della guerra civile e del bagno di sangue. (ap)
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