Gesuita italiano rapito in Siria da un gruppo vicino ad Al Qaeda
La Farnesina: Stiamo verificando
Un gruppo di miliziani legati ad Al Qaeda in Iraq avrebbe rapito un prete italiano in Siria, il gesuita Paolo dallOglio, nella città di Raqqa nellest del Paese, controllata dalle forze ribelli.
LE NOTIZIE
La Farnesina ha avviato tutte le necessarie verifiche per accertare la veridicità della notizia del presunto sequestro. Le fonti hanno detto alla Reuters che Padre DallOglio è stato rapito nella città controllata dai ribelli, da combattenti dello Stato Islamico in Iraq, affiliazione irachena di Al Qaida. Il padre risulta questa sera irraggiungibile ai suoi numeri di telefono. Al cellulare siriano risponde una voce registrata dicendo che lapparecchio «è al momento spento». Nessun segnale invece sul numero di cellulare italiano
UNA VITA PER IL DIALOGO CON LISLAM
DallOglio è è un gesuita di 59 anni di origini romane che per più di trentanni ha promosso in Siria il dialogo islamo-cristiano. Fondatore della comunità monastica di San Mosè lAbissino, per lungo tempo è stato a capo della comunità monastica di Mar Musa, a nord di Damasco. Fino al giugno del 2012, quando è stato espulso dalle autorità del regime dopo aver preso posizione a favore del piano di pace dellallora inviato speciale Onu per la Siria, Kofi Annan. A febbraio era rientrato in Siria dal Kurdistan iracheno in un pellegrinaggio «del dolore e della testimonianza», ma anche della solidarietà a «un intero popolo» attraverso città e villaggi sotto incessanti bombardamenti governativi, aveva raccontato in unintervista telefonica allANSA. «Sono qui per esprimere solidarietà a tutto il popolo siriano, dimenticato dallirresponsabilità internazionale», era stato il suo messaggio. È di appena qualche giorno lappello lanciato a papa Francesco affinché il pontefice promuovesse «uniniziativa diplomatica urgente e inclusiva per la Siria».(
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