SIRIA: MONS. NASSAR (DAMASCO), BOMBE CADONO OVUNQUE COME UNA ROULETTE RUSSA
Le bombe cadono in ogni momento e in ogni dove. È come una roulette russa che ogni giorno sceglie le sue vittime a caso. Monsignor Samir Nassar, arcivescovo maronita di Damasco, racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) la drammatica situazione a Damasco, dove il 26 marzo è rimasto ucciso Camil, un seminarista maronita di 35 anni, in procinto di essere ordinato diacono permanente. Si occupava della distribuzione dei viveri ai poveri. Morire durante la Settimana Santa è una grazia – afferma mons. Nassar – ma la sua morte dimostra che nessuno è più al sicuro: né combattenti né civili. Scossa la comunità cristiana che si riduce di numero ogni giorno di più. Sono molti quelli che lasciano il Paese mentre due delle quattro parrocchie maronite della capitale sono state chiuse per mancanza di fedeli. Non ci sono cifre precise dei cristiani fuggiti ma dallinizio della crisi siriana il numero di persone che riceve lEucaristia è diminuito di oltre il 60%. La svalutazione della lira siriana, nel 2011 un dollaro valeva 45 lire siriane oggi ne vale 121, fiacca le famiglie che si dividono allalba per fare la fila al negozio di alimentari, al panificio, al distributore di benzina. La Chiesa – afferma il presule – continua a tendere la mano a chi soffre, qualunque sia la religione. La carità silenziosa e gratuita è la sola filosofia in grado di costruire la Siria di domani.
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