
La tregua non ha retto e il numero dei morti continua a salire. Perché questa violazione?
La tregua è stata violata. Alcune fazioni armate che combattono il regime continuano ad attaccare e bombardare in ogni luogo. Sono miliziani integralisti, fondamentalisti di Al Qaeda, mercenari stranieri, che non hanno problemi a distruggere anche moschee e chiese. I miliziani siriani che imbracciano le armi sono sempre di meno. Ormai si è capito non è più una questione di diritti, di lotta per la democrazia, in campo ci sono commercianti di guerra e di armi.
Al momento comè la situazione sul terreno?
Esplosioni si sentono in diverse zone periferiche di varie città tra cui Damasco. Giungono notizie di autobomba in un villaggio, Jaramana abitata da drusi, cristiani e musulmani sunniti. Un villaggio da sempre molto pacifico ora in pericolo. A Damasco la popolazione cerca di vivere normalmente anche se si combatte e molti hanno perso le case e il lavoro. Ma si cerca di andare avanti con prudenza.
Le armi sembrano avere la meglio sulla diplomazia. La comunità internazionale, seppur spaccata, potrebbe aiutare una soluzione negoziata del conflitto in corso?
Non abbiamo fiducia nella politica internazionale. Che non si venga a parlare di diritti delluomo, di rispetto, di giustizia. Quei Paesi della comunità internazionale che lo fanno sanno di mentire. Le loro pressioni sulla Siria, i loro interessi regionali sono chiari. Vogliono una guerra umanitaria per rispondere ad interessi particolari. Adesso aspettiamo anche lelezione del nuovo presidente Usa
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Crede al rischio contagio in Libano della crisi?
Il rischio di contagio della crisi siriana in Libano esiste ma va detto anche che la Siria non ha interesse a disturbare il Libano dove ci sono, ricordiamolo, attive fazioni anti-siriane.
Lei ritiene i siriani capaci di risolvere la crisi senza le pressioni di cui parlava?
I siriani hanno le possibilità per trovare una soluzione alla crisi interna del Paese. Ad impedirlo sono anche i gruppi terroristici vicini ad Al Qaeda armati di tutto punto. Ma chi li ha armati? I siriani hanno sempre vissuto in pace. Ci sono anche fondamentalisti ma la nostra storia è di convivenza e di tolleranza. Serve recuperarla. Possiamo risolvere i nostri problemi se ce lo permettono. I cristiani, in questo, possono giocare un ruolo importante perché siamo costruttori di dialogo, ricerchiamo la riconciliazione e la giustizia. Siamo elementi di bene al di fuori di giochi ed interessi particolari.