Chi sono i ribelli siriani: la mappa delle fazioni
Tre i gruppi principali che si oppongono al regime di Damasco.
Dai nazionalisti laici agli estremisti islamici, per un totale di 100/140mila uomini.

Mentre ancora si attende di capire quando e se ci sarà lattacco americano contro la Siria, cè un altro nodo che in molti stanno cercando di risolvere: ci si può fidare e chi sono esattamente i ribelli siriani? Interrogativi che sorgono anche da alcuni video che mostrano la brutale uccisione dei lealisti.
Sono ribelli che si sono opposti alla dittatura di Bashar al-Assad, o si tratta di estremisti religiosi che sperano solo di prendere il potere per instaurare unaltra dittatura, questa volta di stampo islamico? Per capire un po meglio quale sia la situazione delle forze in campo che si oppongono al regime di Damasco, proviamo a fare un po il punto sulle varie fazioni che combattono la guerra civile siriana scoppiata nel 2011.
I gruppi principali sono tre:
LEsercito Siriano Libero. Il loro comandante è Salim Idriss, considerato un moderato dal senatore repubblicano John McCain, sostenitore di un intervento americano più forte a sostegno dellopposizione ad Assad. Idriss è un ufficiale di 55 anni che ha disertato solo a luglio del 2012 e che afferma di poter contare su un esercito di 80mila uomini (più probabilmente sono attorno ai 40mila). Il suo Esercito Siriano Libero nasce in seguito alle pressioni dei paesi occidentali e del Golfo, che ne ha fatto lala militare dellopposizione in esilio. Il comando dellesercito ha sede in Turchia ed è composto da 30 membri eletti dai capi locali siriani, perlopiù disertori dellesercito regolare. È il gruppo più moderato, quello che tiene un filo diretto con le forze occidentali. Questo vale soprattutto per la fazione comandata direttamente da Idriss (laica e nazionalista), altre fazione sono più vicine allislamismo.
Tra gli affiliati si trovano le Brigate dei martiri della Siria (agiscono nel nord della Siria, zona di Idlib); Brigate Farouq (presenti a Homs e al confine con la Turchia); Brigata Tawhid (Aleppo e dintorni); Brigate Suqour al Sham (Idlib) e Brigata dellIslam (attiva soprattutto a Damasco).
Il Fronte Islamico Siriano. Comandati da Abu Abdullah al Hamawi, contano una forza – secondo quanto riportato da loro stessi – di 25mila uomini. La loro è un alleanza radicale salafita nata nel dicembre 2012 e finanziata dai paesi del Golfo Persico. Sono in rotta di collisione con lEsercito Siriano Libero, accusato di essere troppo filo-occidentale. Al loro interno cè omogeneità religiosa e ideologica: puntano allinstaurazione della Sharia.
Il gruppo è composto fondamentalmente dal Movimento islamico Ahrar al Sham, che agisce nella Siria settentionale, a Idlib, Hama e Aleppo.
Il Fronte islamico siriano di liberazione. 35-40mila uomini comandati da Ahmed Eissa al Sheik. Anche in questo caso si tratta di unalleanza islamica che chiede una vaga maggiore islamizzazione della società siriana. Si pongono, quindi, a metà strada tra lEsl e il Fis. Collaborano spesso con lEsl, con il quale hanno dato vita a operazioni congiunte.
Tra le milizie affiliate troviamo le Brigate Farouq, Brigata Tawhid, Brigate Suqour al Sham, Brigata dellIslam (parte anche dellEsl) alle quali si aggiungono le Brigate dei martiri della Siria (attive nella zona attorno a Idlib).
Per approfondire di più, rimandiamo a questo articolo dellIndipendent.
Il testo completo si trova su:
http://www.polisblog.it/post/149803/chi-sono-i-ribelli-siriani