SIRIA: GESUITA UCCISO. MONS. JEANBART (ALEPPO), UN UOMO CHE AMAVA IL POPOLO
Una notizia brutta. Un fatto che non si può commentare. Hanno ucciso un uomo che si è sempre distinto per il suo amore e attaccamento al popolo siriano e a questo Paese. Così larcivescovo greco-melkita di Aleppo, monsignor Jean-Clement Jeanbart, commenta al Sir lassassinio, oggi ad Homs, del padre gesuita olandese Frans Van der Lugt. La notizia è stata confermata dalla Curia provinciale del Magreb e del Medio Oriente della Compagnia di Gesù. È sempre stato in buoni rapporti con gli oppositori e – aggiunge il presule – sembra che avesse cercato di trovare una soluzione al problema dellassedio della città e della comunità che vive nella parte antica. Perché lo abbiano ucciso è difficile comprenderlo. Ma qui in Siria sono tante le cose che non si comprendono, oramai. Il gesuita, secondo quanto riferito da alcuni confratelli è stato prelevato, percosso e poi freddato con due colpi alla testa, davanti alla sua residenza, nel quartiere di Basatin al Diwan. Il religioso, che risiedeva in una delle zone assediate più a rischio dai combattimenti, aveva rifiutato di lasciare il quartiere quando cera stata levacuazione dei civili, per essere accanto alla popolazione locale. Nei mesi scorsi aveva lanciato diversi appelli e richieste di aiuto a causa della mancanza di viveri e di cure
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