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SIRIA – (8 Febbraio 2018)

Siria. Raid della Coalizione a guida Usa contro le truppe di Assad: «100 le vittime»


Paolo M. Alfieri giovedì 8 febbraio 2018
Secondo alcune fonti gli uomini fedeli al regime stavano tentando di impadronirsi di un pozzo petrolifero nella regione di Dayr az Zor
Militari americani vicino alla località di Manbij, nel nord della Siria (Ansa)

Militari americani vicino alla località di Manbij, nel nord della Siria (Ansa)

Più di cento tra soldati e miliziani filo-governativi siriani sono stati uccisi nei raid aerei e di artiglieria compiuti dalla Coalizione a guida Usa nell’est della Siria mentre le forze lealiste di Bashar al-Assad, sostenute da Russia e Iran, tentavano di impadronirsi di un pozzo petrolifero nella regione di Dayr az Zor. A riferirlo sono stati media panarabi citando fonti locali e rappresentanti americani della Coalizione. Secondo le fonti, le forze lealiste avevano superato l’Eufrate verso est dirette al pozzo petrolifero di Khusham, vicino a Dayr az Zor e controllato dalle Forze siriane democratiche, la piattaforma guidata dal Pkk siriano e sostenuta dagli Stati Uniti.


Secondo la Cnn, invece, le operazioni hanno avuto inizio dopo che le forze lealiste “hanno avviato un attacco non provocato” contro un quartier generale delle Forze Democratiche siriane, dove consiglieri della coalizione stavano lavorando assieme ai combattenti siriani sostenuti dagli Stati Uniti.

I media governativi siriani non confermano né smentiscono per il momento la notizia, che non può essere verificata in maniera indipendente. Miliziani curdo-siriani, affermano le fonti, hanno partecipato agli scontri per fermare l’offensiva lealista, appoggiata da Iran e Russia. La Coalizione a guida Usa ha sostenuto con artiglieria e raid aerei la controffensiva curda per evitare l’avanzata governativa in un’area che mesi fa era controllata dal Daesh.


Secondo l’Osservatorio siriano sui diritti umani, che si giova di fonti sul territorio, sarebbero peraltro solo 20 le vittime delle operazioni militari compiute dalla Coalizione a guida statunitense contro i combattenti fedeli al regime.

Gli attacchi del regime

Tra martedì e mercoledì erano state un centinaio le vittime e circa duecento i feriti dei raid aerei governativi siriani compiuti alla periferia est di Damasco. Il distretto del Ghouta, controllato da fazioni ribelli jihadiste e islamiste, ha subito uno dei peggiori bagni di sangue da anni. Il governo francese ha anche riferito che ci sono “tutte le indicazioni” che il governo siriano stia usando bombe al cloro nei suoi raid. Anche Amnesty International ha parlato dell’uso di armi chimiche vietate a livello internazionale da parte del regime, in particolare dell’attacco con il cloro contro la città di Saraqib.

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