Siria: Assad sostituisce i vertici del partito Baath
Il presidente siriano Assad ha sostituito i vertici del partito Baath e apre a una missione dellOnu che indaghi sulluso di armi chimiche. Cambio anche alla presidenza del consiglio della coalizione dopposizione. Intanto, le truppe lealiste guadagnano terreno ad Homs, mentre il segretario dellOnu Ban Ki- moon si unisce alle richieste di tregua per il Ramadan. Ma che fase sta attraversando il conflitto siriano? Marco Guerra lo ha chiesto a Massimiliano Trentin, docente di Storia medioorientale presso lUniversità di Bologna:
R. Il conflitto siriano sta attraversando una nuova fase, che è iniziata più o meno un mese fa. Il regime è passato alla controffensiva e grazie alla conquista della città chiave di Al-Qusayr è riuscito a dare un brutto colpo alle forze militari dellopposizione e adesso si sta muovendo per consolidare tutta la zona a nord di Hama e Homs, in vista poi di quella che sarà la grande battaglia della città di Aleppo, perché lobiettivo poi è la riconquista dal punto di vista del regime di Aleppo. Le opposizioni si trovano un attimo in difficoltà per tensioni interne agli stessi gruppi armati con i gruppi islamisti, che adesso si trovano di fronte ad unopposizione da parte degli stessi cittadini siriani che si trovano nelle zone controllate dalle forze ribelli. Qui abbiamo testimonianza dellinsofferenza da parte dellopposizione civile siriana alla dura disciplina e precetti molto ideologici, di cui si fanno portatori questi gruppi armati islamisti.
D. Il fallimento dellislam politico in Egitto ha avuto ripercussioni su questa opposizione già divisa?
R. Sicuramente non fa il gioco delle forze di opposizione più legate allislam politico anche in Siria. Una delle colonne portanti dellopposizione siriana allestero sono appunto i Fratelli musulmani. E inevitabile che vi siano delle ripercussioni circa la propria capacità, credibilità, legittimità anche nel campo siriano. Si aggiunge anche che il cambio di leadership nel piccolo ma influente Emirato del Qatar a favore del più giovane erede regnante potrebbe portare a una maggiore cautela da parte del Qatar nelle iniziative e nellesposizione anche diplomatica, ma anche militare, a favore di questi gruppi islamisti armati e non.
D. I sauditi sono pronti ad offrire armi più sofisticate e la Russia continua ad appoggiare Assad; sul fronte internazionale, considerando gli Stati Uniti, tutto sembra uguale .
R. Tutto sembra immutato. Però quello che è successo in Turchia, quello che sta succedendo in Qatar, quello che sta succedendo anche in Egitto, combinato con i rapporti di forza militari sul campo, potrebbero portare ad una rivalutazione – anche nei prossimi mesi della situazione, che può andare o verso una escalation ancora maggiore dal punto di vista militare, a fronte essenzialmente – secondo me delle offensive del regime; oppure allapertura, in maniera molto più convinta, di una fase negoziale.
Testo proveniente dalla pagina
del sito Radio Vaticana