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STATI UNITI – (8 Maggio 2018)

Stati Uniti. Tutti in attesa di Trump verso lo «strappo» sul nucleare iraniano


Luca Geronico martedì 8 maggio 2018
Atteso alle 20 l’annuncio dalla Casa Bianca. Il Washington Post: reintrodurrà alcune sanzioni. Teheran: restiamo se l’Ue dà garanzie. «Avremo guai per 2 o 3 mesi ma li supereremo»
Tecnici nucleari iraniani illustrano il funzionamento di alcune macchine in una esposizione a Qom (ap)

Tecnici nucleari iraniani illustrano il funzionamento di alcune macchine in una esposizione a Qom (ap)

Conto alla rovescia, ormai, per l’annuncio di Donald Trump sull’accordo nucleare iraniano. Dopo l’annuncio di ieri con un tweet di aver preso una decisione, oggi secondo il “Washington Post” il presidente Usa dovrebbe annunciare la reintroduzione di alcune sanzioni, congelate con la storica intesa sul programma nucleare del 2015, per colpire Teheran.

Rohani: avremo guai per due o tre mesi ma li supereremo

«È possibile che affronteremo alcuni problemi per due o tre mesi ma li supereremo», ha dichiarato il presidente iraniano Hassan Rohani, durante un incontro con esponenti del settore petrolifero. «L’Iran vuole relazioni costruttive con il mondo ma continuerà il suo sviluppo nazionale nonostante le possibili sanzioni», ha aggiunto. Rohani lunedì aveva dichiarato che Teheran potrebbe restare nell’accordo nucleare stipulato nel 2015, anche se gli Stati Uniti dovessero ritirarsi, se le altre parti contraenti – in particolare l’Ue – garantiscono il rispetto dei patti.

Parigi: miglioreremo l’accordo. Cremlino: situazione seria

In attesa dell’annuncio di Trump, già molto vivaci le reazioni internazionali. L’ex segretario di Stato Usa John Kerry, che dell’intesa del 2015 sul programma nucleare iraniano fu il principale protagonista: «Ritirarci dall’accordo con l’Iran è assolutamente illogico. Il presidente dice che è un pessimo accordo, ma sfido chiunque a trovarne uno migliore».

In prima fila, fra le potenze europee, Parigi che continuerà a chiedere un miglioramento dell’accordo sul nucleare, “che gli Usa vi siano presenti o meno”. “Questo accordo non è il migliore del mondo”, ma “senza essere perfetto, ha anche un certo numero di virtù”, ha dichiarato la ministra francese alla Difesa, Florence Parly, e “gli iraniani lo rispettano”. Nel pomeriggio, poche ore prima dell’annuncio, il presidente Emmanuel Macron ha di nuovo parlato al telefono con Donald Trump.

Pure il Cremlino mette in guardia sulle conseguenze di una uscita dagli Usa perché «senz’altro si creerà una situazione molto seria» se gli Usa abbandoneranno l’accordo sul nucleare iraniano.

Israele: l’Iran ha armi pericolose in Siria per distruggerci

Nuove pressioni contro Teheran, dopo aver accusato il 30 aprile di voler produrre cinque nuove armi atomiche, sono intanto giunte da Israele. L’Iran sta cercando di piazzare “armi pericolose” in Siria “da utilizzare contro Israele con lo scopo preciso di distruggerci” ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ieri a Nicosia in occasione di un summit trilaterale con i leader di Grecia e Cipro .

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Il testo originale e completo si trova su:

https://www.avvenire.it/mondo/pagine/nuclear

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