TERRA SANTA – ( 15 Maggio )

PAPA IN TERRA SANTA: PIZZABALLA (CUSTODE), “NON AVRÀ EFFETTI IMMEDIATI”

 

“Sull’Accordo fondamentale siamo in una fase di stallo, ad ogni modo si va avanti e mi auguro che entro questo 2014 si possa chiudere”: lo dice il custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, che al Sir (clicca qui) parla del prossimo viaggio in Terra Santa di Papa Francesco (24-26 maggio) che, sia sul piano del dialogo religioso sia sul piano politico “non avrà effetti immediati”. “La stragrande maggioranza della popolazione israeliana attende Papa Francesco”, afferma il custode che si dice “preoccupato ma non più di tanto” dalle violenze anticristiane di bande di ebrei ultraortodossi di queste ultime settimane. (segue)
 

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“La presenza del Papa è solo un pretesto per avere visibilità”, spiega Pizzaballa, per il quale “questi gruppi oltranzisti non rappresentano gli umori prevalenti nella società israeliana. Nei luoghi visitati il Pontefice avrà una grande accoglienza. Le misure di sicurezza saranno pesantissime e non ci saranno bagni di folla”. Nell’intervista il custode si sofferma sull’incontro ecumenico tra Papa Francesco e Bartolomeo I, al Santo Sepolcro, “un segno molto forte che getta le basi per il futuro” e sulle visite allo Yad Vashem, al Gran Muftì di Gerusalemme e ai due Gran Rabbini di Israele, gesti importanti di dialogo e di amicizia” che “non avranno degli effetti immediati”. Stesso discorso per eventuali risvolti politici del viaggio apostolico: “Papa Francesco potrà incoraggiare la pace ma il negoziato deve essere voluto dalle due parti. E questa volontà non la vedo all’orizzonte”.
 

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