A un mese dalle prime elezioni dalla caduta dellex presidente Ben Ali, Amnesty international ha presentato a tutti i candidati un manifesto in 10 punti per le riforme nel campo dei diritti umani, invitando a sottoscriverlo come prova della serietà del loro impegno. Tra i dieci impegni contenuti nel manifesto: porre sotto controllo le forze di sicurezza; combattere la tortura e gli altri maltrattamenti nei luoghi di detenzione; abrogare le leggi che criminalizzano i diritti alla libertà di riunione, associazione ed espressione; riformare il sistema giudiziario; indagare sulle violazioni del passato; porre fine alla discriminazione per motivi di razza, etnia, sesso, opinione politica contenuta in alcune disposizioni di legge; porre fine alla violenza contro le donne, abolendo tra laltro gli articoli del codice penale che prevedono lannullamento della pena quando laggressore sposi la vittima dopo averla stuprata o rapita. Le prossime elezioni – ha dichiarato Hassiba Hadj Sahraoui, vicedirettrice di Amnesty International per il Medio Oriente e lAfrica del Nord – sono unopportunità per i partiti politici di rispettare le promesse fatte e di passare dalla retorica allazione concreta in favore dei diritti umani e dello stato di diritto. Solo in questo modo potrà interrompersi il ciclo di violazioni dei diritti umani che alimentò le proteste di dicembre e gennaio.
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