Menu

VIOLENZE – (6 Giugno 2018)

Pubblicità. #MeToo sia per tutte. Anche per le donne vittime di abusi per la loro fede


A.Ma. mercoledì 6 giugno 2018
Aiuto alla Chiesa che soffre dalla rivista Vanity Fair si rivolge alle attrici famose che hanno slancio alla campagna: «Rompete l’indifferenza su questo dramma»
#MeToo sia per tutte. Anche per le donne vittime di abusi per la loro fede

Una pubblicità inconsueta per una rivista femminile patinata. Nel numero da oggi in edicola del settimanale di moda Vanity Fair compare una pagina (più una lettera aperta che una pubblicità, per la verità) pagata da Aiuto alla Chiesa che soffre, la fondazione pontificia che da oltre 70 anni si batte per la libertà religiosa nel mondo. Protagoniste tre donne che hanno subito violenze atroci da parte di gruppi estremistici: la nigeriana Rebecca è stata rapita da Boko Haram, la yazida Dalal è stata resa schiava dall’Isis-Daesh, suor Meena è sta brutalizzata da estremisti indù.

La pagina ricorda la campagna ormai planetaria di #MeToo contro gli abusi alle donne: si rivolge alle attrici di fama mondiale («Asia, Meryl, Sharon, Uma… ») cioè Asia Argento, Meryl Streep, Sharon Stone, Uma Thurman e tutte le altre che con le loro denunce in prima persona e poi anche prestando i loro volti e la loro fama hanno creato sensibilità su questo tema. Ma ecco altre vittime, mai viste prima sulle riviste di moda: donne umili, sconosciute, che non solo sono state discriminate e abusate, ma addirittura rese schiave a motivo del loro essere donne e della loro fede. “Nel mondo ce ne sono decine di migliaia” come Rebecca, Dalal e suor Meena. “Perseguitate e oltraggiate senza ricevere alcuna solidarietà e visibilità sui social e sui mezzi di informazione”. Un contrasto stridente, per Acs.

La campagna di Aiuto alla Chiesa che soffre su Vanity Fair

La campagna di Aiuto alla Chiesa che soffre su Vanity Fair

Ed ecco la provocazione: “Anche loro hanno bisogno di Voi (le donne famose che hanno contribuito alla campagna #MeToo, ndr)! Della Vostra collaborazione per contrastare l’intollerabile ipocrisia di chi si indigna solo per quel che accade nel cortile della propria abitazione ed è avaro di pensieri, di parole e di aiuto per chi lontano soffre anche a causa del silenzio di tanti e di tante. La solidarietà di attrici famose come Voi, romperebbe l’indifferenza”.

La campagna #MeToo, insomma, sia per tutte, come spiega il presidente di Acs, Alfredo Mantovano: anche per quelle donne sottoposte a stupri, torture, molestie e mortificazioni in nome della libertà di fede.

“Ma non vogliamo limitarci alla pur necessaria denuncia dell’indifferenza – aggiungono Mantovano e il direttore della Fondazione, Alessandro Monteduro -. ACS-Italia ha appena costituito un Fondo di solidarietà per le donne, anzitutto cristiane, vittime di violenza a causa della fede. Le donazioni che riceveremo saranno destinate a specifici progetti di sostegno alle donne perseguitate. Il nostro obiettivo – concludono – è che il #MeToo sia finalmente per tutte”.

© Riproduzione riservata
condividi su