Yemen, oltre cinque milioni di bambini a rischio carestia
Nel Paese continua l’impennata dei prezzi di alimenti e carburante. Il costo delle derrate è cresciuto del 68% rispetto al periodo pre-guerra. La moneta locale ha perso il 180% del valore e ha toccato il minimo storico. Una situazione che potrebbe creare “una fame senza precedenti”. Centinaia di migliaia di minori in situazione di “immediato pericolo”.
Sana’a (AsiaNews/Agenzie) – Oltre cinque milioni di bambini sono a rischio carestia in Yemen, mentre continua l’impennata dei prezzi delle derrate alimentari e del carburante in tutto il Paese arabo, nel contesto di un conflitto che si fa sempre più aspro. Ad aggravare la situazione di crisi, l’offensiva in atto da parte delle forze governative contro i ribelli sciiti Houthi a Hudaydah e il conseguente blocco del porto, che ha causato una ulteriore interruzione dei rifornimenti.
Secondo attivisti e Ong, questa situazione potrebbe causare “una fame senza precedenti”. Oltre un milione di bambini rischiano di finire al di sotto della soglia minima di sussistenza, nel contesto di un’escalation dei prezzi. La chiusura del porto, aggiungono gli operatori sul campo, “metterebbe la vita di centinaia di migliaia” di minori in una situazione di “immediato pericolo”.
Per “milioni di bambini” non è dato nemmeno sapere “quando e se” sarà disponibile il prossimo pasto. Il fallimento dei colloqui di pace Onu a Ginevra a inizio mese ha innescato ulteriori scontri fra i due fronti per il controllo della città portuale di Hudaydah, finendo per aggravare la situazione.
La portata del conflitto nello Yemen fra forze governative sostenute da Riyadh e ribelli Houthi (filo-iraniani) è confermata dalle cifre: 20 milioni di persone dipendono da aiuti umanitari; 17,8 milioni di persone soffrono di insicurezza alimentare; 16,4 milioni di persone non hanno accesso alla sanità.
Secondo un bilancio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dal 2015, data di inizio della guerra, si sono già registrati circa 10mila morti e 55 feriti. La coalizione araba a guida saudita sarebbe responsabile del 51% dei decessi fra i civili, tra i quali vi sono anche bambini.
Questa guerra, avvertono gli esperti, rischia di uccidere “una intera generazione” di bambini in Yemen, i quali devono fronteggiare “molteplici minacce: dalle bombe alla fame, a malattie che si possono prevenire come il colera”. Il conflitto ha inoltre determinato un ritardo grave nel pagamento dei salari, in particolare nel pubblico impiego (insegnanti e funzionari). Alcune categorie non ricevono lo stipendio da quasi due anni.
Nel frattempo il costo degli alimenti è cresciuto del 68% rispetto al periodo precedente la guerra, che ha affossato pure la moneta locale che ha toccato il punto più basso nella sua storia. In questi tre anni il Riyal yemenita ha perso circa il 180% del suo valore.
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