Tunisi (Agenzia Fides) – Il primo ufficio nazionale per il Nord Africa dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti dell’Uomo (Hcdh) sarà aperto a Tunisi: laccordo è stato sottoscritto ieri, 14 luglio, dal Ministro degli Esteri tunisino, Mohamed Mouldi el Ke’fi, e dalla signora Navanethem Pillay, sudafricana, Alto Commissario dell’ Hcdh, nel corso della sua visita a Tunisi. Anche lArcidiocesi di Tunisi ha accolto con particolare favore lapertura della nuova struttura, un evento che lArcivescovo Maroun Lahham ha definito, secondo quanto riporta Aiuto alla Chiesa che soffre (ACS), un segno decisamente positivo, unulteriore conferma che abbiamo intrapreso la giusta marcia verso la democrazia. Dopo la Rivolta dei Gelsomini abbiamo raggiunto obiettivi che neanche sognavamo. Prima la popolazione aveva paura di chi era al potere, ora, invece, è il Governo a preoccuparsi di ciò che desiderano i cittadini. Parole di grande soddisfazione anche dal Ministro per gli Affari esteri, Mohamed Kefi: Finalmente stiamo ponendo le basi per una solida democrazia e stiamo entrando nei diversi meccanismi dellOnu. Così continuiamo a perseguire i nobili obiettivi che hanno portato alla rivoluzione, spezzando ogni legame con la linea politica del regime di Zine al Abidine Ban Ali. Lufficio di Tunisi segue ladesione allo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale, il trattato internazionale firmato dalla Tunisia lo scorso 25 giugno che implica laccettazione di una legislazione sovranazionale in caso di crimini di guerra, genocidio, crimini contro l’umanità. Essendo il primo Paese nordafricano a ratificare lo statuto ha commentato il Segretario Generale dellOnu, il coreano Ban Ki-Moon la Tunisia ha dato prova di essere in prima linea nella lotta allimpunità. Un passo fondamentale, soprattutto se letto alla luce degli avvenimenti di questanno che hanno visto protagonista il Paese. (SL) (Agenzia Fides 15/07/2011)
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