E un caso che non credo che abbia precedenti, o se ne ha, non sono certo numerosi. Tatari di Crimea, in grande maggioranza musulmani, sono pronti a offrire le loro moschee ai sacerdoti della Chiesa ortodossa del Patriarcato di Kiev, che, come i Greco-cattolici, si troveranno in grandi difficoltà dopo lannessione alla Russia.
E i sacerdoti del Patriarcato di Kiev, che non ha buoni rapporti con la Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca, riconosciuta e favorita dal Cremlino, sono pronti ad accettare lofferta, ha detto larcivescovo Yevstratiy Zorya, portavoce del Patriarcato di Kiev.
Due sacerdoti sono stati obbligati a lasciare la Crimea, e altri undici continuano a fare servizio nella penisola occupata dai russi, anche se il clero del Patriarcato di Kiev ha preferito evacuare le proprie famiglie. Se minacciati, o cacciati dalle loro chiese i preti e i laici che seguono il Patriarcato sono pronti ad accettare lofferta dei Tatari di usare i locali delle loro moschee per il culto. Hanno promesso di aiutarci a proteggere i nostri diritti, ha dichiarato Zorya.
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