Il candidato alla presidenza egiziana, Mohamed el Baradei, chiede alle Forze armate di limitarsi alla protezione degli edifici pubblici. L’appello arriva in giorni in cui è tornata altissima la tensione ed emergono denunce di violenze contro i manifestanti, in particolare contro i reporter che cercano di raccontare quanto accade e contro le donne. In contrasto con le speranze di una maggiore libertà di informazione e la possibilità di operare più liberamente dei giornalisti in Egitto, il sindacato nazionale dei giornalisti denuncia aggressioni e arresti di operatori dell’informazione e di blogger. Ci sono poi le violenze contro le donne: il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, afferma che le donne sono particolarmente prese di mira dalle Forze dell’ordine e dagli estremisti. E sottolinea che tali violenze disonorano lo Stato. Per tutta risposta, con tono molto deciso un generale del Consiglio supremo delle Forze armate, Emad Emara, viceministro della Difesa, ha negato oggi che i suoi soldati abbiano usato forza eccessiva nei confronti dei manifestanti. Anche se per i casi dei reporter assicura che si indagherà. Però, subito dopo, il ministro dell’Interno egiziano, Mohamed Ibrahim, ha sollecitato la sicurezza centrale ad agire con la massima moderazione nei confronti dei manifestanti.
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