EGITTO: P. SAMIR (ISLAMOLOGO), I CRISTIANI SI SENTONO FINALMENTE CITTADINI
Le scelte della Consulta egiziana e della giunta militare, lo scioglimento del parlamento e la limitazione del potere del prossimo presidente, si possono considerare come tentativi di riequilibrare anomalie provocate dai movimenti islamisti, che attraverso manipolazioni avevano ottenuto in parlamento una maggioranza assoluta. Così il gesuita islamologo p. Khalil Samir, commenta in unintervista a Radio Vaticana lattuale situazione di stallo politico nel suo Paese natale, lEgitto, dove, in un clima di tensione, si attendono i risultati del ballottaggio per le presidenziali. Certo – continua – cè il rischio che lesercito tenti di riprendere il potere come al tempo di Mubarak e subito dopo la sua caduta. Ma cè anche la possibilità che lintervento dei militari possa rimettere in ordine le cose. Lesperto commenta positivamente lampia partecipazione dei cristiani-copti al voto: Significa che ora i cristiani si sentono finalmente cittadini, parte in causa nelle decisioni del popolo egiziano. Il loro voto, in maggioranza per lex-premier Shafiq è stato certamente un voto anti-islamistico. I copti temono che sia rafforzato lart. 2 della costituzione che afferma che la Sharia è il fondamento della legislazione. La Sharia è infatti basata sulle decisioni personali degli Ulema è può essere gravemente discriminatoria e violare la libertà religiosa.
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