
Eccellenza, del nuovo patriarca si dice che sia vicino alle nuove generazioni, quelle che hanno avviato la rivoluzione dei gelsomini, aperto al dialogo e alla collaborazione per una piena integrazione tra musulmani e cristiani. Cosa pensa di questa nomina?
Amba Tawadraus è la nomina migliore che si potesse avere, è un uomo aperto alle altre chiese, impegnato nellecumenismo e nel dialogo interreligioso. Le sue prime dichiarazioni, inoltre, hanno mostrato quanto sia, allo stesso modo, impegnato nella formazione delle nuove generazioni e soprattutto dei catechisti, non solo in Egitto ma anche nella diaspora.
Pensiero comune a molti è che la Chiesa copta in Egitto ricopra anche un ruolo politico data linfluenza che ha sui milioni dei suoi fedeli
Sul piano politico va detto che da circa un anno è attivo in Egitto un gruppo di lavoro formato da tutte le Chiese per creare un Consiglio delle chiese egiziane che possa esprimersi unitariamente sulle vicende del Paese ed avere quindi più peso ed ascolto. Essendo i copto-ortodossi la maggioranza tra i fedeli cristiani, essi guidano questo gruppo di lavoro. Lavorare tutti insieme, quindi, fa ben sperare per il futuro dei cristiani in Egitto.
Tuttavia molto dipenderà anche dalla nuova Costituzione, se avrà o meno un carattere religioso islamico
Si sta ultimando la stesura della nuova Costituzione. Sembra che si stia trovando un accordo tra tutti i componenti della Commissione incaricata di redigerla perché il nuovo testo non abbia tinte religiose. A tale riguardo la voce di liberali e di esponenti delle chiese pare sia stata ascoltata.
Il nuovo papa copto-ortodosso che Egitto troverà?
La situazione interna è abbastanza tranquilla ma sul piano sociale le condizioni sono drammatiche, leconomia stenta a decollare ed aspettiamo un miracolo. Bisogna innanzitutto far ripartire il turismo che è una delle fonti principali di reddito delleconomia egiziana. Ma senza stabilità e sicurezza sarà difficile vedere il ritorno dei turisti.
Note biografiche
Amba Tawadraus, nuovo capo della Chiesa copta ortodossa in Egitto e allestero, è stato eletto ieri, 4 novembre, nel giorno del suo 60° compleanno. Il suo nome è stato estratto a sorte da un bambino di cinque anni da un unurna contenente tre nomi. Tawadraus è nato il 4 novembre del 1952 a Damanhour, a sudest di Alessandria. Laureato in farmacia alluniversità di Alessandria, nel 1975, nel 1986 è entrato nel monastero di Wadi Natroun ed è divenuto sacerdote tre anni dopo. Il 15 febbraio 1990 ha cominciato il suo servizio pastorale nella sua diocesi di Behayra. Dal giugno del 1997 è divenuto vescovo. Le sue prime parole da patriarca, ben accolte dalle massime autorità islamiche, sono state: Sono al servizio di tutto il popolo, musulmano e cristiano e la mia priorità è di sistemare la casa dallinterno in cooperazione con tutti. Il partito dei Fratelli musulmani Giustizia e Libertà ha auspicato una cooperazione positiva con Tawadraus mentre il gran imam di al Azhar Ahmed el Tayyeb ha detto di sperare che questa elezione possa portare allunità nazionale, ricucendo divisioni inasprite negli ultimi anni con attacchi a chiese e conventi. Tra i compiti di Tawadrous II anche quello di ristabilire un rapporto nuovo con la leadership islamica con la quale si riproporranno problemi, come quello delle autorizzazioni, difficili da ottenere, per la costruzione di nuove chiese. Il numero dei fedeli copti egiziani secondo alcune stime si aggirerebbe tra i 15 e i 17 milioni di fedeli per una percentuale di più del 15% della popolazione. Ma al di là del numero, la Chiesa egiziana ha una presenza fondante nel Paese dal momento che i suoi fedeli hanno dato un grande contributo non solo combattendo in diverse guerre ma anche lavorando nel rinascimento della lingua araba, nella letteratura, nei media, nelle arti e nei mestieri.