Violenze anticristiane in Egitto. Il vescovo di Giza: manca Stato di diritto, si rischia conflitto civile




R. – Non solo i cristiani e musulmani, ma è tutto il Paese ad essere scontento. Tutti gli egiziani sono preoccupati. Nessuno esce da casa tranquillo, vive a proprio agio come prima, o si sente un cittadino con pieni diritti allinterno di un Paese che lo protegge!
D. – Quindi cè grande scontento
R. – Certo! Ma non credo che nessuno voglia trovare una soluzione a questa situazione. Noi cristiani abbiamo uno strumento: la preghiera, che sicuramente ci aiuterà! Stiamo pregando. Ma ci sono i politici che devono prendere una via pacifica per risolvere i problemi, ci sono gli intellettuali che possono parlare e dare informazioni alla gente per poter trovare una via.
D. – Cè mancanza di sicurezza?
R. – Manca tutto! E soprattutto manca lo Stato di diritto! Quello di ieri non è stato lultimo episodio. Se dal primo episodio accaduto dopo la rivoluzione, quando hanno bruciato una Chiesa, il governo avesse reagito incoraggiando uninchiesta per prendere i colpevoli e far capire loro che il gesto compiuto era grave, forse avremmo potuto contenere tutti questi episodi. Non si lascia la gente fare quello che le piace fare, altrimenti diventa una giungla! Non è più vita!
D. – La religione è strumentalizzata, è soltanto un pretesto di violenza o dietro cè un disegno?
R. E strumentalizzata, ma questo non era chiaro soprattutto ai musulmani moderati. Per noi era chiaro dallinizio. I moderati adesso, almeno, hanno capito che questi facinorosi parlano nel nome della religione ma non si interessano della religione! Esorto soprattutto il presidente e il governo a capire la situazione, a vedere e ad ascoltare la gente, cosa che non fanno più.
D. – Se questi ultimi episodi sono avvenuti alla periferia del Cairo e ieri i funerali sono stati celebrati nella Cattedrale del Cairo, cosa può succedere in luoghi anche meno sicuri del Paese?
R. – Può succedere di tutto! Se in un Paese manca lordine e il diritto, tutto può accadere, perché nessuno viene richiamato allordine e alla responsabilità!
Ultimo aggiornamento: 9 aprile