Il Cairo (AsiaNews) I cristiani registrati per costrizione o per errore come musulmani potranno scrivere sulla propria carta di identità la giusta denominazione religiosa. Lo ha deciso nei giorni scorsi la Corte suprema egiziana. Il verdetto cancella la norma che costringeva i cristiani convertiti per errore allislam ad avere sui propri documenti la dicitura ex musulmano scritta fra parentesi accanto alla religione di appartenenza. Per poter cambiare status sarà ora sufficiente presentare un certificato di nascita che attesta la registrazione come cristiano, con una conferma della chiesa di appartenenza.
A tuttoggi, in molti uffici dellanagrafe egiziana, i neonati e chi deve cambiare i documenti sono registrati come musulmani. Spesso i funzionari si rifiutano di correggere e invitano i cristiani a non cambiare status perché essere musulmano è un vantaggio(Cfr. AsiaNews Il caso Hegazi: lossessione dellIslam per le conversioni) . Secondo alcuni studiosi cristiani ciò dimostra la volontà di alcuni uffici amministrativi di approfittare della loro posizione per islamizzare i cristiani. Organizzazioni musulmane rivendicano la conversione allislam di almeno 10mila cristiani ogni anno.
P. Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana, afferma ad AsiaNews che la decisione della Corte è un segnale positivo del cambiamento in atto nel Paese. In passato spiega il sacerdote – la Corte ha proposto più volte una revisione della norma discriminatoria, ma ha sempre ricevuto la strenua opposizione di Habib Adli, ex ministro degli Interni, ora in carcere per corruzione.
Tuttavia, secondo p. Greiche lopposizione viene soprattutto da funzionari di basso livello. La legge spiega p. Greiche non è detto che sarà applicata da tutti, per avere dei risultati sarà necessario verificare la sua reale applicazione, soprattutto nelle aree più remote del Paese. (S.C.)
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