Il Cairo (AsiaNews) I rapimenti di giovani donne copte per convertirsi islam sono da anni al centro del conflitto interreligioso fra cristiani e musulmani egiziani, che si scambiano reciproche accuse. Gli attivisti copti denunciano la scomparsa di 150 ragazze cristiane dal 1993, rapite e costrette a convertirsi per contrarre matrimonio. Invece, secondo i musulmani, molte ragazze scappano di casa per problemi familiari o per sposarsi nonostante il no dei parenti.
Il caso più recente è avvenuto lo scorso 12 giugno nella regione di Minya (Alto Egitto), dove è stata denunciata la scomparsa di due ragazze, Nancy di 14 anni e Christine di 16. Nei giorni scorsi la polizia le ha ritrovate al Cairo, vestite con il niqab, riconoscendole per la croce copta tatuata sulla fronte. Nonostante le proteste dei genitori, a tuttoggi le due giovani sono trattenute in un istituto psichiatrico del Cairo e non è ancora chiaro se esse sono fuggite da casa oppure rapite.
Alcuni analisti accusano lerrata e sbrigativa interpretazione dei casi, bollati come rapimenti a sfondo religioso, definizione che rischia di aumentare gli attriti fra cristiani e musulmani. Tale atteggiamento favorisce il gioco di estremisti e criminali senza scrupoli, a piede libero dopo la caduta del regime. Un esempio sono le violenze scoppiate a Imbaba (Il Cairo) l8 maggio scorso, costate 12 morti, dove bande di estremisti hanno fomentato copti e musulmani facendoli scontrare per un presunto rapimento di una giovane donna, poi rivelatosi falso.
Cornelis Hullsman, capo redattore di Arab-West Report, agenzia di stampa internazionale, sottolinea che nella maggioranza dei casi non vi è una reale verifica delle informazioni e ciò genera confusione fra problemi di natura sociale e religiosa. Il giornalista afferma che spesso la polizia nega il fenomeno e rifiuta di fornire dati in merito, le famiglie copte hanno paura di ritorsioni e nella maggior parte dei casi non denunciano il fatto. I musulmani sfruttano invece i problemi familiari per convincere le giovani ad abbandonare la loro fede e fuggire. Quindi spiega Hullsman – è di fatto impossibile capire ciò che è vero da ciò che è falso. Il tema dei rapimenti dice è spesso sfruttato da entrambe le parti per portare avanti i propri interessi politici, trasformando un problema di natura sociale in conflitto religioso. (S.C.)
Il testo completo si trova su: