LIBIA – (20 Ottobre)

LIBIA: P.ARCHEBUCHE (CARITAS), "SPERANZE E GIOIA TRA I CATTOLICI"

Speranze e gioia anche tra i cattolici di Tripoli, appena appresa la notizia della presunta cattura e morte di Gheddafi. “E’ la fine di un incubo. Da più di un’ora la gente esulta per le strade, ci sono caroselli di gioia, spari in aria – racconta al SIR padre Alan Archebuche, direttore di Caritas Libia, mentre al telefono si sentono clacson che suonano a festa (la chiesa cattolica è nel centro di Tripoli) –. Anche qui arrivano notizie contrastanti, alcuni dicono che è stato ferito alle gambe, altri che è stato ucciso, ma la gente sta festeggiando. Se la notizia è vera è molto positiva, perché aiuterà a normalizzare la situazione e a cominciare una nuova vita, a stabilire un nuovo governo democratico, che non sarebbe stato possibile prima, senza la cattura di Gheddafi”. “In questo momento – afferma p. Archebuche – ci sono moltissime speranze anche tra i cattolici. Sono tutti in casa, guardano la tv e cercando di comprendere le conseguenze di questo evento. Molti stanno chiamando da diverse zone del Paese per confermare che la notizia è vera”. Anche il vescovo di Tripoli, mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, ha appreso la notizia a pranzo. (segue)

15:19 – LIBIA: P.ARCHEBUCHE (CARITAS), “SPERANZE E GIOIA TRA I CATTOLICI” (2)

Non riescono ad avere invece notizie da Sirte, dove era nascosto Gheddafi e dove si è svolta la battaglia finale, perché “le comunicazione telefoniche sono totalmente interrotte”, informa padre Archebuche. “Anche a Sirte ci sono dei cattolici, tra cui alcuni operatori sanitari. Sappiamo però che laggiù ci sono molti feriti negli ospedali, soprattutto tra i lealisti”. Sul futuro della Libia e la nuova dirigenza del Cnt (Consiglio nazionale di transizione) padre Archebuche è fiducioso: “Penso che potranno marcare una differenza rispetto al vecchio regime, per mostrare un volto nuovo della Libia, rendendola un Paese democratico e libero”. “Sono molto contento – conclude -, ora speriamo di poter cominciare una nuova vita”.


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