Tripoli (AsiaNews) I ribelli libici entrano a Sirte e annunciano la presunta morte di Muammar Gheddafi. Secondo la televisione libica, il rais era nascosto in una buca e avrebbe implorato i ribelli di non sparare. Tuttavia non vi sono conferme ufficiali, ma solo una foto che ritrae il leader libico a terra in un lago di sangue. Arrestati anche il ministro dell’Istruzione dell’ex regime Ahmed Ibrahim e uno dei consiglieri di Mutassim Gheddafi, figlio del rais.
Tiziana Gamannossi, imprenditrice italiana residente a Tripoli, afferma ad AsiaNews che per le strade della capitale la gente spara per festeggiare la presa di Sirte e la presunta morte di Gheddafi, che al momento non è ancora confermata dal governo di transizione.
La donna sottolinea il grande spargimento di sangue dellultima battaglia contro il rais libico. Gli ospedali di Tripoli afferma – sono pieni di feriti provenienti da Sirte, Sebha, Bani Walid, dove tutto è fuori uso. La Croce rossa e Medici senza frontiere non riescono a sopperire a tutte le necessità. Il denaro proveniente dai fondi del regime non basta per coprire il fabbisogno di medicine. Gli unici centri sanitari operativi sono quelli della capitale e hanno bisogno di tutto, dai medicinali alle garze per fasciare le ferite”. (S.C.)