
Quali sono le principali idee emerse durante lassemblea?
Innanzitutto prendere atto di una profonda e grave frammentazione nella quale sta cadendo il Medio Oriente, in particolare la Terra Santa, la Siria e lIraq. Si tratta di polarizzazioni che ci fanno temere per il futuro.
La situazione in Siria e in Iraq sta deteriorandosi sempre più con gravi conseguenze sulla vita delle popolazioni
Sul piano umanitario, purtroppo, non cè molto da fare a causa delle enormi difficoltà sul terreno di guerra. I progetti che si possono mettere in atto sono di breve durata e di sostegno allemergenza.
Avete individuato delle priorità?
Ciò che è molto importante, in questa fase, sarà migliorare il coordinamento fra tutti gli organismi e le agenzie cattoliche impegnate a dare sostegno alle popolazioni in difficoltà. Il coordinamento è la priorità da ricercare adesso per ottimizzare risorse ed evitare sovrapposizioni inutili e dannose.
Il Papa nel suo discorso ha toccato il tema dellemigrazione cristiana dal Medio Oriente
Evitare lesodo dei cristiani dal Medio Oriente è unaltra grande urgenza. I cristiani che emigrano svuotando la regione della quale sono i primi abitanti è un vero dramma. In questo ambito non basta solo la vicinanza materiale ma ci vuole anche quella spirituale. Un concetto questo ribadito durante i lavori della Roaco. Serve, inoltre, ritrovare le motivazioni e il senso del nostro restare qui, riscoprire la vocazione alla missionarietà che vale anche per i popoli della Terra Santa.
Cosa cè da fare sul piano diplomatico perché le iniziative delle Santa Sede possano essere più incisive e aiutare la causa della pace?
Una cosa è chiara in Medio Oriente: la politica e la diplomazia hanno fallito. I gesti che Papa Francesco ha fatto in Terra Santa e poi a Roma invitano la Chiesa e i rappresentanti pontifici a lavorare anche in altri ambiti. La pace e il dialogo non possono essere riservati solo ad alcuni, ma devono diventare una visione ed un atteggiamento comune a quante più persone possibili. I leader religiosi hanno in questo responsabilità fondamentali.
Unultima domanda: i miliziani dellIsil stanno consegnando copie del Corano agli abitanti delle città irachene conquistate. Semplice propaganda o cosa?
LIsil è un movimento integralista e la consegna del Corano non è una semplice attività di propaganda ma un modo di dire che è questa la via e la soluzione. Chi non ci sta va fuori. Trovo anche credibili le voci di cristiani che lamentano il pagamento della tassa di protezione alle milizie islamiche. Va detto tuttavia che queste organizzazioni non sono così gerarchizzate come si può tendere a credere. Ci sono miliziani più rigidi ed altri meno, quindi voci del genere potrebbero in alcune zone conquistate trovare anche delle smentite.
http://www.agensir.it/sir/documenti/2014/06/00289962_il_medio_oriente_sta_cadendo_nella_framme.html