La Nato chiede a Damasco verifiche sulle armi chimiche




Lamministrazione Usa ha raggiunto la prova che il Regime di Damasco ha usato armi chimiche, uccidendo almeno 100 persone, e Obama ne trarrà le conseguenze. Lannucio è giunto ieri da Ben Rhodes, vice Consigliere per la sicurezza nazionale, del presidente Barack Obama. Secondo la Casa Bianca “sono state usate armi chimiche di diverso tipo, incluso il Sarin, un gas nervino”. Da qui lannuncio che gli Stati Uniti si preparano ad intervenire in maniera più consistente nel conflitto siriano. Inizia dunque il processo che potrebbe portare ad armare alcune unità dei ribelli. Al tempo stesso, sottolinea Rhodes, “abbiamo messo al corrente la Russia delle prove di cui disponiamo, puntando a discutere al G8” della prossima settimana , “misure condivise”. LAmministrazione ha quindi superato una posizione da molti considerata poco coraggiosa, criticata sia dai repubblicani, ma anche da alcuni democratici. Lultima, autorevole critica, era arrivata solo qualche giorno fa dallex-Presidente Clinton. Resta ora da vedere, se lodierna svolta di policy della Presidenza Obama, possa facilitare lauspicata adesione della Coalizione dellOpposizione Siriana, alla Conferenza Internazionale di Ginevra 2 .
Due anni di conflitto in Siria hanno mietuto circa 93 mila vite, 6.500 delle quali bambini. Lo ha affermato ieri lAlto Commissario Onu per i diritti umani, nello stilare un bilancio da molti ritenuto inferiore alla realtà. Nel frattempo, gli scontri armati nel Paese proseguono intensi, con laeroporto di Damasco preso di mira nelle ultime ore dalle forze anti-Assad. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Mentre le cancellerie discutono di linee rosse superate o meno, di Conferenze di pace o di forniture di armi agli insorti, arrivano le nuove cifre dellOnu, forse sottostimate, a restituire le dimensioni di una tragedia che, terribile a dirsi, da quasi un anno a questa parte avanza alla media di 5 mila morti al mese, per un totale di 93 mila uccisioni dallo scoppio delle ostilità nel marzo 2011. Il bilancio è dellAlto Commissario per i Diritti Umani, Navi Pillay, che parla di livelli di perdite di vite umane oltraggiosamente alti. Lo studio dellOnu documenta i casi di morte dal marzo 2011 allaprile di questanno, evidenziando purtroppo luccisione di oltre 6.500 minori. I numeri non sembrano intaccare i piani delle due parti. Ieri, laeroporto di Damasco è stato centrato da due colpi di mortaio, provocando il ferimento di un addetto e il ritardo del traffico aereo. Ma secondo gli esperti, la battaglia cruciale sembra svolgersi a Homs città vicina agli Assad, e l’alta valle della Bekaa libanese, roccaforte degli Hezbollah.