NIGERIA – ( 13 Maggio )

Abuja

Nigeria, droni Usa per cercare le ragazze
 
 

All’indomani della diffusione del video di Boko Haram, la Nigeria ha aperto i propri spazi aerei a velivoli americani impegnati nella ricerca delle oltre 200 ragazze rapite dai terroristi islamisti.

“Con l’autorizzazione del governo nigeriano abbiamo inviato dei droni e condiviso con le autorità di quel paese immagini satellitari”, ha spiegato un alto funzionario dell’amministrazione Obama. L’arrivo dei droni segna l’inizio, forse, di una caccia internazionale a Boko Haram. La Francia ha già pronta una “risposta coordinata” al gruppo terroristico per riportare a casa le 276 liceali rapite il 14 aprile scorso dalla scuola di Chibok, nel nord-est del Paese.

Nel filmato diffuso lunedì le liceali di Chibok, afferma il leader del gruppo terroristico Abubakar Shekau, si sarebbero convertite all’Islam. Le immagini mostrano un centinaio di giovani vestite col tradizionale hijab fino ai piedi che pregano in una zona rurale non identificata. Shekau, nel video, propone di trattare con il governo di Abuja per il rilascio e chiede in cambio la liberazione dei terroristi di Boko Haram in carcere.

Da parte sua il governo di Abuja ha fatto sapere che “tutte le opzioni sono aperte”. “Se sarà necessario usare qualunque tipo di azione per liberare le ragazze dalla prigionia, lo faremo”, ha affermato Mike Omeri (nella foto, al centro), direttore generale dell’Agenzia nazionale dell’orientamento, struttura dipendente dal ministero dell’Informazione. Lunedì, il ministro dell’Interno, Abba Moro, aveva respinto la proposta di scambio avanzata dal leader di Boko Haram. E la portavoce del dipartimento di Sicurezza dello Stato, Marilyn Ogar, ha ribadito che nessun governo sovrano può negoziare con i terroristi.

Intanto la madre di una delle studentesse ha riconosciuto la figlia nel video mostrato dalla televisione. Il governatore dello Stato del Borno, Kashim Shettima, aveva ordinato alle famiglie di guardare le immagini per verificare l’identità delle ragazze mostrate. Molti genitori che hanno visionato il documento, sotto esame anche da parte dell’intelligence Usa, non hanno però riconosciuto le loro figlie. Mallam Zannah Chibok, madre di alcune dlele giovani sequestrate, ha fatto notare che molte ragazze che appaiono nella registrazione non sarebbero liceali ma donne tra i 30 e i 40 anni. Secondo alcuni analisti, il fatto che il gruppo terrorista abbia fatto vedere solo una parte delle ragazze rapite indicherebbe che sono state divise in più gruppi.

 

 

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