Nigeria: Boko Haram rivendica l’attacco alla scuola di Katsina
Marco Guerra e Antonella Palermo – Città del Vaticano
Il gruppo jihadista di Boko Haram ha rivendicato il rapimento di centinaia di studenti liceali a Katsina, nel nord-ovest della Nigeria. Lo ha fatto attraverso il suo leader Abubakar Shekau. Non bande di delinquenti comuni, dunque, ma ancora la matrice terroristica dietro l’incursione nella scuola rurale di Kangara, la stessa responsabile del rapimento, nel 2014 a Chibok, di 276 ragazze di un liceo, atto che provocò un’ondata di indignazione internazionale.
Cambiamento geografico dell’attività jihadista
La rivendicazione di oggi viene interpretata come il segno di un cambiamento geografico dell’attivita’ jihadista nella regione, Boko Haram solitamente opera a nord est, intorno al lago Ciad. Nella serata di ieri erano giunte le informazioni del governatore dello Stato di Katsina, sui contatti con gli uomini armati autori del rapimento. “Stiamo facendo progressi e le prospettive sono positive” avrebbe dichiarato, senza fornire dettagli su eventuali richieste di riscatto. I militari nigeriani avrebbero identificato la posizione geografica dei ragazzi. Secondo un portavoce del presidente nigeriano, Muhammadu Buhari, l’esercito avrebbe circondato l’area dove si nascondono gli uomini che terrebbero in ostaggio decine di ragazzi per chiederne il riscatto. Il governatore locale Masari, ha detto che “molti continuano a uscire dalla foresta”. Si ritiene che la maggior parte degli studenti scomparsi abbia un’età compresa tra i 12 e i 16 anni.
Buhari: rafforzare sicurezza nelle scuole
Masari ha espresso queste osservazioni dopo aver incontrato una delegazione del governo federale guidata dal Ministro della Difesa nigeriano Bashir Magashi, che ha effettuato una visita di solidarietà a Katsina. “La conclusione delle forze armate è che questi criminali devono essere dichiarati terroristi”, ha detto il ministro della Difesa. Il Presidente della Nigeria Buhari ha definito “codardi” i rapitori e ha promesso di rafforzare la sicurezza nelle scuole, mentre alcune fonti delle forze di sicurezza parlano di “banditi comuni”. Intanto la condanna arriva anche dal Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres; l’Unicef chiesto “il rilascio incondizionato di tutti i bambini”.
In aumento violenze e rapimenti
Amnesty International denuncia che, nei primi sei mesi del 2020, almeno 1.100 persone siano state uccise da banditi armati nel Nord della Nigeria, e che praticamente nessuno di questi è stato portato davanti alla giustizia. “Hanno lasciato le comunità rurali in balia di uomini armati, questo rapimento è emblematico della mancanza di protezione da parte del governo”, scrive in una nota l’organizzazione umanitaria.