R. Io sono terribilmente triste, come tutti i nigeriani, musulmani e cristiani. Queste persone ammazzano i cristiani mentre pregano e fanno questo quasi ogni giorno. E un gravissimo peccato. Non so cosa possiamo fare adesso. Possiamo chiedere al governo di darci la protezione perché possiamo vivere serenamente e svolgere le nostre attività quotidiane in modo tranquillo. Questo gruppo fondamentalista non sa niente della sacralità della vita. A loro basta uccidere, distruggere e creare una grande divisione tra cristiani e musulmani. Questo è il loro obiettivo.
D. – Cè la paura che ci sia il caos, con attentati ogni giorno?
R. – Cè una grande paura perché la vita non è più normale. Non possiamo riunirci a pregare sia di giorno che di notte e questa è una terribile barriera per noi e anche per il Vangelo. Siamo quasi in prigione ed è una cosa molto dolorosa.
R. In questo momento è importante rafforzare il dialogo interreligioso per isolare i violenti, i terroristi?
R. Sì. Il dialogo continua, i musulmani normali non vogliono ciò che sta accadendo, non lo vogliono! Dobbiamo continuare sperando che il dialogo porti frutti, e fare tutto il possibile per ostacolare le attività di questo gruppo.
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