PAKISTAN – ( 29 Gennaio )

Violenze sulle donne in Pakistan: la testimonianza di una suora di Faisalabad

Violenze sulle donne in Pakistan: la testimonianza di una suora di Faisalabad



“In Pakistan le donne imparano fin dalla tenera età che gli uomini hanno il diritto di picchiarle e maltrattarle”. A parlare è una suora pakistana, che opera in un centro della diocesi di Faisalabad, sostenuto anche da ‘Aiuto alla Chiesa che soffre’. La religiosa assiste ragazze, donne e perfino bambine vittime di violenza, non soltanto in ambito familiare. Per motivi di sicurezza ha scelto di rimanere anonima, ma non per questo tace sui casi di abusi e sulle violazioni dei diritti umani nel Paese asiatico, proprio quando – come ha riportato nei giorni scorsi l’agenzia Fides – non cessa di crescere il bilancio delle vittime in Pakistan per la controversa legge sulla blasfemia e mentre le minoranze religiose continuano a soffrire per l’estremismo dilagante. L’esperienza della suora di Faisalabad, nell’intervista di Giada Aquilino:RealAudioMP3

R. – I work with the women in Pakistan …
Lavoro con le donne in Pakistan che necessitano di un certo aiuto legale e, se si trovano in qualsiasi problema, noi forniamo loro l’aiuto di cui hanno bisogno.

D. – Lei si prende cura di donne che si trovano in quali condizioni?

R. – Mostly Christians. We don’t know how many women …
Sono donne per la maggior parte cristiane. Non sappiamo esattamente quante donne, perché dipende da quante persone vengono da noi. Chiunque venga, noi l’aiutiamo. Qualche volta si tratta di donne picchiate dai loro mariti o che hanno subito violenza domestica, qualche volta si tratta di molestie sessuali e anche di matrimoni forzati.

D. – Che tipo di futuro aspetta le donne violentate?

R. – Not much. There’s no chance because in Pakistan …
Non un grande futuro. Non hanno chance perché in Pakistan una volta che le persone sanno che la donna è stata violentata, per lei poi è molto difficile trovare un marito. Soprattutto le persone che vivono lì intorno non accettano che questa donna entri nelle loro case come nuora. Qualche volta sono sposate a qualcuno che è lontano o è già vedovo o a uomini in età avanzata o che non hanno figli e cercano una moglie.

D. – Di quanti casi si è occupata?

R. – We cannot say every month …
Non possiamo dire ogni mese, non possiamo dire ogni settimana. A volte quattro o cinque ragazze cristiane, ma la gente non ne parla. La maggior parte delle volte si dice alla ragazza di stare zitta, perché è un grande tabù nella nostra società e verrebbe emarginata. A volte non lo dicono nemmeno alle madri, che nonostante siano così vicine non sanno nulla di quello che sta accadendo alla figlia.

D. – Le donne vittime di violenza sono spesso trattate in base alla legge sulla blasfemia. Cosa succede?

R. – Yes, because it is …
Sì, perché se la denuncia contro l’accusato arriva in tribunale, l’accusato o le persone a lui vicine vanno dalla famiglia della vittima e dicono: “se voi continuate con queste accuse, noi vi accuseremo di altri reati”.

D. – Qual è la situazione della legge sulla blasfemia per i cristiani in Pakistan?

R. – I think the law has been misused …
Penso che la legge sia stata usata impropriamente, perché è stata usata come arma contro i cristiani. Quindi, non è che tutti i musulmani la pensino così, ma ci sono alcuni individui che per loro stessi usano impropriamente la legge. Per i cristiani e per le minoranze in Pakistan è come una spada che pende sulla loro testa costantemente. Quindi, quando siamo fuori non parliamo molto, perché qualcuno potrebbe usare quello che diciamo contro di noi. Non c’è libertà per nessuna minoranza, e quindi anche per i cristiani quando girano per strada.

D. – Qual è l’impegno della Chiesa cattolica per le donne violentate?

R. – Catholic Church is very active…
La Chiesa cattolica è molto attiva. Abbiamo anche un programma tramite il quale parliamo alle donne dei diritti umani, della dignità femminile. La Chiesa cattolica fornisce strutture per quelle donne che sono state picchiate o hanno subito qualsiasi altra violenza. Quindi, la Chiesa cattolica non fornisce loro solo un aiuto, ma anche cure e un riparo. (ap)

 
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