PAKISTAN – (4 Gennaio)

Faisalabad, cristiani e musulmani sostengono il messaggio del papa sulla pace di Shafique Khokhar

In occasione della 45ma Giornata mondiale della pace, associazioni cristiane hanno organizzato dimostrazioni contro estremismo, discriminazione, intolleranza e terrorismo nella società pakistana. Citando il messaggio per la pace di Benedetto XVI, un manifestante sottolinea l’importanza della “sfida educativa” per il Pakistan.

Faisalabad (AsiaNews) – Due dimostrazioni pacifiche di cristiani e musulmani pakistani insieme, per sottolineare l’urgenza di “educare i giovani alla giustizia e alla pace”. Riprendendo il tema scelto da Benedetto XVI per la 45ma Giornata mondiale della pace  di quest’anno , più di 60 persone tra studenti, avvocati, operai, politici e rappresentanti della società civile hanno marciato a Tandlianwala e Faisalabad contro la discriminazione, l’estremismo, l’intolleranza e il terrorismo nella società pakistana. Le associazioni Peace and Human Development (Phd) e Association of Women for Awareness and Motivation (Awam) hanno organizzato i due eventi il 1mo e il 2 gennaio scorsi.

Un partecipante alla marcia, Naseem Anthony, ha rilanciato la questione della “sfida educativa” citata dal papa nel suo messaggio per la pace. Riferendosi al Pakistan, per l’uomo, “i programmi scolastici devono essere emendati di ogni contenuto fondamentalista” e argomenti come “la pace, i diritti umani, l’armonia e la tolleranza etnica e religiosa devono essere introdotti nei libri di testo”.

Secondo Suneel Malik, cristiano a capo della Phd, “il governo deve riconoscere, rispettare e promuovere la diversità etnica, religiosa, linguistica e culturale, per costruire una cultura di tolleranza in Pakistan”. E ha aggiunto: “Lo Stato deve porre fine alla violenza perpetrata per credo, colore della pelle ed etnia”.

Nazia Sardar, attivista cristiana e leader della Awam, ha sottolineato “il bisogno di unità e armonia tra le comunità” come “passo necessario” per stabilire la pace nel Paese.

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