Faisalabad (AsiaNews) Due dimostrazioni pacifiche di cristiani e musulmani pakistani insieme, per sottolineare lurgenza di educare i giovani alla giustizia e alla pace. Riprendendo il tema scelto da Benedetto XVI per la 45ma Giornata mondiale della pace di questanno , più di 60 persone tra studenti, avvocati, operai, politici e rappresentanti della società civile hanno marciato a Tandlianwala e Faisalabad contro la discriminazione, lestremismo, lintolleranza e il terrorismo nella società pakistana. Le associazioni Peace and Human Development (Phd) e Association of Women for Awareness and Motivation (Awam) hanno organizzato i due eventi il 1mo e il 2 gennaio scorsi.
Un partecipante alla marcia, Naseem Anthony, ha rilanciato la questione della sfida educativa citata dal papa nel suo messaggio per la pace. Riferendosi al Pakistan, per luomo, i programmi scolastici devono essere emendati di ogni contenuto fondamentalista e argomenti come la pace, i diritti umani, larmonia e la tolleranza etnica e religiosa devono essere introdotti nei libri di testo.
Secondo Suneel Malik, cristiano a capo della Phd, il governo deve riconoscere, rispettare e promuovere la diversità etnica, religiosa, linguistica e culturale, per costruire una cultura di tolleranza in Pakistan. E ha aggiunto: Lo Stato deve porre fine alla violenza perpetrata per credo, colore della pelle ed etnia.
Nazia Sardar, attivista cristiana e leader della Awam, ha sottolineato il bisogno di unità e armonia tra le comunità come passo necessario per stabilire la pace nel Paese.
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