PALESTINA – ( 30 Novembre )

Il patriarca Twal: Palestina, Stato nell’Onu, passo avanti per la pace.

Padre Pizzaballa: è la via giusta


 




“E’ un passo avanti verso la pace”. Così il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal, ha commentato la decisione dell’Assemblea dell’Onu di riconoscere la Palestina “come Stato osservatore non membro”. Massimiliano Menichetti lo ha intervistato:RealAudioMP3

R. – Esprimiamo una grande soddisfazione per questo risultato: per una volta la comunità internazionale si è sentita libera di dire quello che pensa, senza troppi calcoli. Noi qui, sul posto, condividiamo la gioia della popolazione e quella del presidente, Mahmud Abbas, che ha ottenuto questa vittoria politica. Certamente il cammino è ancora lungo, non siamo ancora alla pace, non siamo ancora alla vita normale che noi auguriamo a tutti gli abitanti della Terra Santa, però siamo fiduciosi che tutto questo un giorno arriverà.

D. – Poco tempo fa, di nuovo un conflitto nella Striscia di Gaza, quindi la tregua israelo-plestinese e adesso questo riconoscimento. Lei più volte ha detto: occorre una pace giusta e duratura. Si sta percorrendo questa via?

R. – Questo è un passo avanti. Sono sicuro che il giorno che avremo uno Stato palestinese, fatto dai palestinesi, governato dai palestinesi, da Mahmud Abbas, per cominciare, sarà un passo a favore di Israele. Perché Israele avrà un altro Stato con cui dialogare, accordarsi per il bene di tutta la zona. Non dobbiamo aver paura! Dobbiamo superare questa sfiducia reciproca per dire: possiamo vivere in pace con due Stati vicini, uno accanto all’altro, come lo ha augurato il Santo Padre più di una volta.

D. – Questa decisione aiuterà anche una coesione, un rapporto tra Hamas e Fatah?

R. – Sì, perché il presidente è tornato con un credito, con una vittoria, con più rispetto, con più peso. Ormai, ha la veste di un presidente che sa parlare e che è ascoltato. Auguriamo questa armonia e concordia non solamente tra Fatah e Hamas, ma fra tutti i popoli e tutti i governi. Non dimentichiamo che è il Natale è alle porte e dobbiamo prepararci a livello istituzionale, di governi, di popoli, persone e famiglie: che il Signore benedica tutti.

Sul modo in cui è stata accolta la notizia in Terra Santa ascoltiamo padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, intervistato da Robert
Attarian:RealAudioMP3

R. – Gran parte della popolazione arabo-palestinese l’ha vista in maniera positiva, sono contenti di questo. Devo dire che anche tra gli israeliani, la maggioranza – almeno secondo i sondaggi che ho letto sui giornali – dava per scontato questo passaggio e lo vedeva non in maniera così negativa, come invece il governo israeliano lo sta vedendo. Per cui, devo dire che, tutto sommato, la popolazione era già preparata a questo risultato.

D. – Quindi, c’è una piccola speranza che almeno questa pace cominci proprio dalla popolazione?

R. – Diciamo che tutti ormai sono coscienti che la soluzione di due popoli e due Stati, per quanto complicata, è la strada verso la quale bisogna andare. E prima si comincia meglio è.

 
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