In migliaia ai funerali del giovane palestinese. L’esercito controlla la spianata delle moschee
Il corpo del giovane rapito e ucciso è stato consegnato oggi. La folla ha gridato slogan, chiedendo giustizia e fine delle violenze contro i palestinesi. L’esercito schierato nella città vecchia per il primo venerdì di Ramadan. Scontri con giovani a Ras al-amud.
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Migliaia di palestinesi hanno accompagnato il corpo di Muhammad Abu Khdeir alla sepoltura, avvenuta oggi dopo la preghiera del venerdì. I parenti avevano chiesto che il seppellimento avvenisse ieri, ma la polizia ha solo oggi consegnato il corpo del giovane ai familiari.
Il ragazzo di appena 17 anni era stato rapito e ucciso nelle prime ore del 2 luglio. Da subito è emersa l’ipotesi di una rappresaglia per l’assassinio di tre studenti israeliani. Tale ipotesi rimane ancora la più probabile.
La folla che ha partecipato ai funerali era in attesa da ore. Molti giovani che hanno sollevato la bara, avvolta nella bandiera palestinesi hanno gridato slogan quali: “Ne abbiamo abbastanza!”; “Allah akbar!”; “Sacrificheremo il nostro sangue per te!”.
I funerali si sono svolti a Shufat. Intanto a Gerusalemme, l’esercito si era preparato a possibili scontri e violenze, a causa del lutto e della data di oggi, il primo venerdì di Ramadan, che di solito vede raccolti sulla spianata delle moschee decine di migliaia di fedeli. Quest’oggi – secondo la polizia – ve n’erano solo ottomila. Le cause sono sia un limite imposto dalle autorità, di non permettere l’entrata sulla spianata a persone sotto i 50 anni, sia il timore di scontri, che ha spinto molti palestinesi a disertare la preghiera.
Nonostante ciò, si sono registrati scontri fra giovani palestinesi ed esercito nella zona di Ras al-Amud.
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