

vescovo copto-cattolico, Kyrillos William, di Assiut, in Egitto. Il presule si sofferma in particolare sul contributo che le famiglie cristiane possono dare al dialogo interreligioso:


R. – Voglio interpretare i sentimenti dei miei amici, la nostra delegazione. Per loro è stata veramente unesperienza di Chiesa; vivono luniversalità della Chiesa, la grandezza della Chiesa cattolica. Noi siamo una piccola minoranza cattolica dentro la minoranza cristiana in Egitto e ci siamo trovati a Milano con fratelli e sorelle di tutto il mondo ed è un motivo di incoraggiamento molto grande e molto forte.
D. Com’è la situazione in Egitto e in quale situazione si trovano le famiglie cristiane?
R. Tutti gli egiziani vivono nel pensiero di quale sarà il futuro. Alcuni temono che i fondamentalisti trasformino lEgitto in uno Stato islamico e sarebbe terribile per tutti anche per i musulmani. Speriamo di no. Abbiamo tanti problemi economici nel momento attuale, tanta gente è senza lavoro, tutte le cose aumentano di prezzo, le famiglie hanno problemi seri, però hanno tanta fiducia nel Signore, vivono nella serenità. Viviamo i sei giorni di lavoro, e aspettiamo il settimo giorno per la festa, laspettiamo con tanta speranza, fiduciosi nella protezione del Signore.
D. Cosa spera di portare in Egitto qui da Milano?
R. Tutte le idee che abbiamo sentito, tutti i temi che abbiamo discusso, anche nei gruppi; tutta questa esperienza, certamente, noi la porteremo da noi e faremo anche un piccolo congresso nazionale per trasmettere questi valori al più gran numero possibile di persone.
D. Lei come vede il futuro in Egitto?
R. Noi siamo sempre ottimisti perché la volontà dei giovani di avere un nuovo Egitto, una nuova nazione egiziana civile democratica e libera, si realizzerà. Sono molti coraggiosi, continuano sempre a lottare per questo e non lasceranno mai che gli estremisti portino il Paese dove non si vuole.
D. – Per quanto riguarda anche il dialogo tra i cristiani, è importante anche il dialogo tra le famiglie, anche la famiglia può essere un veicolo di pace
R. Certo dobbiamo fare passi seri perché i cristiani si avvicinino gli uni agli altri, soprattutto nel momento difficile che viviamo, ma come ha detto lei, il dialogo tra le famiglie è molto importante e può aiutare molto in questo e noi possiamo incoraggiarlo di più.
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