SIRIA – ( 23 Ottobre )

In Siria tramonta l’ipotesi della tregua proposta da Brahimi. Anche ieri violenti scontri, 150 morti


Anche ieri nuova drammatica giornata di violenze in Siria. Un panorama che fa capire come il tentativo del mediatore internazionale Brahimi di instaurare una tregua tra esercito di Damasco e milizie degli insorti sia sempre più fragile. Intanto, sul fronte umanitario, mobilitazione dell’Onu che, attraverso il Programma Alimentare Mondiale, sta portando aiuti per un milione e mezzo di profughi. Il servizio di Marina Calculli:

Bombardamenti pesantissimi hanno colpito ieri la città di Aleppo, divenuta ormai da molte settimane teatro principale della battaglia tra l’esercito di Assad e i ribelli. Un raid aereo ha inflitto un duro colpo ai gruppi di opposizione ma ad essere bombardato è stato anche un quartiere residenziale dove diversi civili sono morti. Tra loro anche un bambino. E si combatte anche a Deir al-Zor, mentre nella capitale l’esercito ha condotto un’incursione casa per casa nel quartiere di al-Zahira. Intanto Assad ha concesso ieri la terza amnistia dall’inizio delle rivolte, escludendo però i reati compiuti dai “terroristi”, una denominazione che lo stesso presidente applica indistintamente a tutti i membri dei gruppi ribelli. Le autorità di Damasco hanno definito poi “perfettamente riuscita” la missione di Lakhdar Brahimi, in Siria per chiedere una tregua. Ma Brahimi non ha ancora alcuna garanzia che il cessate il fuoco venga rispettato – come previsto – a partire da venerdì, inizio dell’eid al-Ahda. ll bilancio delle vittime si è chiuso ieri con 150 morti. Cifre che fanno sorgere molti dubbi sulla possibilità che questa tregua possa davvero scattare.

 
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