Raid aerei Usa in Siria. Damasco è stata informata
Ai bombardamenti nella zona di Raqqa hanno partecipato anche forze arabe. I raid in Siria sono necessari perché le milizie islamiste usano quel territorio come zona di rifugio.
Damasco (AsiaNews/Agenzie) – Il governo siriano ha reso noto che aerei della coalizione capeggiata dagli Stati Uniti hanno iniziato stamane dei raid aerei per colpire obbiettivi dello Stato islamico (SI) in territorio siriano. E’ la prima volta che questo avviene, dopo le decisioni prese a Parigi e a New York da circa 40 Paesi da cui la Siria era esclusa. In ogni caso, Damasco afferma che il governo Usa ha avvertito ieri l’ambasciatore siriano all’Onu delle imminenti azioni anti-terrorismo. I bombardamenti sono avvenuti nella zona di Raqqa, in mano ai jihadisti dal 2013 e avrebbero fatto decine di vittime fra i militanti. Ai raid – circa 20 – hanno partecipato anche forze arabe da Bahrain, Giordania, Qatar, Arabia saudita ed Emirati.
I bombardamenti aerei Usa sono cominciati in agosto in Iraq, ma da subito è stato chiaro che occorreva colpire le milizie anche in Siria, da essi usata come zona di rifugio. In più, per combattere lo SI, la coalizione ha bisogno di raid aerei, ma anche di truppe a terra. Il presidente Barack Obama ha escluso la presenza di truppe Usa sul terreno, ma spinge ad armare truppe peshmerga kurde in Iraq e l’opposizione cosiddetta “moderata” dei combattenti contro Bashar Assad. Fra essi vi sono gruppi islamisti vicini ad al Qaeda e altri che condividono la visione islamista radicale dello SI.
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