Il conflitto è scoppiato nella città di Damazin il 1° settembre tra l’esercito sudanese, con base a Khartoum, e i soldati allineati al Sudan People’s Liberation Movement North, e ha provocato attacchi armati a edifici governativi.
Le parti si accusano a vicenda per gli attacchi, e venerdì il Governo di Khartoum ha dichiarato lo stato d’emergenza nello Stato del Blue Nile.
Il Vescovo ausiliare Daniel Adwok di Khartoum, vicario episcopale per la regione pastorale di Kosti, che include Damazin, ha preparato dei piani d’emergenza per la parrocchia di Singa, dove si stanno radunando migliaia di persone.
Secondo l’Organizzazione Sudanese per i Diritti Umani al Cairo, 17 persone sono rimaste uccise, e decine di migliaia vivono in condizioni precarie fuori Damazin.
Quella del Blue Nile è la terza regione di confine in cui è esploso il conflitto da quando il Sud Sudan ha ottenuto l’indipendenza a luglio.