della basilica di Sant’Agostino in Algeria
pubbliche algerine e francesi, diverse istituzioni, ordini religiosi, diocesi e numerosi benefattori.
Secondo il vescovo di Costantina-Ippona, monsignor Paul Desfarges, il contributo del Papa è importante non solo per l’importo stanziato quanto perchè testimonia “quanto Sant’Agostino sia caro al cuore del nostro Papa”.
“La Basilica di Sant’Agostino – ha ricordato il presule – non è soltanto un luogo di culto ma con tutta la collina di Ippona, dove c’è la Basilica ed i Padri agostiniani che curano il servizio pastorale, poi ci sono le Piccole Sorelle dei Poveri, che hanno lì una casa dove accolgono gli anziani, è un luogo-simbolo, un simbolo forte di
convivialità, di fratellanza umana e spirituale; è un luogo che supera le culture e le fedi religiose, attraverso la figura di Sant’Agostino che trascende con il suo umanesimo, la sua fede, la sua cultura e conduce ogni uomo all’essenziale”.
Secondo il presule, “il restauro della Basilica è il restauro di un luogo-simbolo della convivialità e della
fratellanza tra le due sponde del Mediterraneo, tra cristiani e musulmani, tra l’Occidente e l’islam, tra gli uomini che sono alla ricerca del senso e della verità”.
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