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YEMEN – (14 Marzo 2022)

Yemen: agenzie Onu, “fame acuta a livelli mai visti e finanziamenti in esaurimento. A rischio 19 milioni di persone

(Foto: Unicef)

La già terribile crisi della fame in Yemen è a un passo dal diventare una vera e propria catastrofe, con 17,4 milioni di persone che hanno ora bisogno di assistenza alimentare e una parte crescente della popolazione che deve far fronte a livelli di fame di emergenza. Ѐ l’allarme lanciato dalle agenzie delle Nazioni Unite Fao, Unicef e World food programme (Wfp), a seguito di una nuova analisi, pubblicata oggi, della Scala di classificazione integrata della sicurezza alimentare (Ipc) sullo Yemen. La situazione umanitaria nel Paese è destinata a peggiorare ulteriormente tra giugno e dicembre 2022, con il numero di persone che non saranno in grado di soddisfare il proprio fabbisogno minimo di cibo che potrebbe raggiungere, in quei mesi, la cifra record di 19 milioni di persone.  Allo stesso tempo, si prevede che altri 1,6 milioni di persone nel Paese saranno a livelli emergenziali di fame, arrivando ad un totale di 7,3 milioni di persone entro la fine dell’anno, aggiungono le agenzie. Quest’ultimo rapporto mostra anche un livello elevato e persistente di malnutrizione acuta tra i bambini al di sotto dei cinque anni. In tutto lo Yemen, 2,2 milioni di bambini sono gravemente malnutriti, inclusi quasi mezzo milione di bambini che affrontano una grave malnutrizione acuta, una condizione che mette a rischio la vita. Inoltre, circa 1,3 milioni di donne incinte o che allattano sono gravemente malnutrite. Lo Yemen soffre una delle peggiori crisi alimentari del mondo. I genitori spesso non riescono a portare i propri figli nei centri sanitari perché non possono permettersi il trasporto o fare fronte alle spese mentre i figli vengono curati. “Queste cifre terribili confermano che è iniziato il conto alla rovescia per la catastrofe in Yemen, e siamo quasi fuori tempo massimo per evitarla”, ha detto David Beasley, direttore esecutivo del Wfp: “A meno di non ricevere immediatamente nuovi sostanziali finanziamenti, quello che seguirà sarà una fame generalizzata e la carestia. Ma se agiamo ora, c’è ancora la possibilità di evitare un disastro imminente e salvare milioni di persone”.

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