Kabul (Agenzia Fides) Ogni giorno in Afghanistan muoiono di parto 50 donne, una su tre ha subito violenza psicologica o sessuale, e letà media di sopravvivenza è di 44 anni. Secondo il rapporto State of the World’s Mothers 2011, recentemente pubblicato dallorganizzazione Save the Children, nel paese si registra il più alto tasso di mortalità materna e la più bassa aspettativa di vita femminile del mondo. Oltre l85% delle donne afghane sono analfabete e il 70% delle ragazze in età scolare non frequentano le lezioni per motivi diversi: dalla mancanza di sicurezza al timore per la propria vita, ai genitori conservatori. Ne risulta che lAfghanistan è il peggiore paese in cui essere mamma. Anche i bambini del paese, insieme a quelli dellAfrica subsahariana, hanno il più alto rischio di morte nel mondo. Uno su cinque, si legge nel rapporto, muore prima di aver compiuto 5 anni di età. Il Ministero locale della Sanità è fortemente concentrato sulle misure da prendere per ridurre il tasso di mortalità materna, tra queste la formazione di assistenti al parto. Circa 750 ostetriche professionali si laureano ogni anno dopo 24 mesi di formazione e si stima che arriveranno a 800 nel 2012. Il problema tuttavia sussiste anche perchè l85% della popolazione vive a 3-4 ore di distanza dai centri sanitari, e il 35% ancora più lontano, o non hanno accesso a nessun tipo di servizio. Nel paese è anche molto diffusa la mancanza di consapevolezza sulle cure materne, in particolare nelle comunità rurali, mancano strutture mediche nelle zone più remote del paese, dove i mezzi di trasporto e le strade sono molto precari. Circa il 76% delle donne partorisce in casa senza alcun aiuto, o muore prima di arrivare nei centri sanitari. (AP) (12/7/2011 Agenzia Fides)
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