R. In ognuna di queste forze vi sono ulteriori frastagliamenti. Per esempio, il fronte islamico è tuttaltro che unito ed esistono almeno due coalizioni al suo interno: luna egemonizzata dai Fratelli Musulmani e laltra egemonizzata dai partiti salafiti. E come vi sono delle moltiplicazioni allinterno del fronte islamico, così anche lopposizione laica e secolare, che deriva in parte da quelli che erano i partiti di opposizione allepoca di Mubarak e in parte da nuove formazioni politiche sorte dalle lotte sociali e civili degli ultimi anni, è composta da una polifonia di orientamenti politici. Questo è da una parte molto interessante ed è un bene, perché indubbiamente esprime la pluralità della stessa società egiziana, ma dallaltra parte potrebbe essere un male, perché manca la sintesi, manca un organismo partitico che possa porsi veramente alla guida delle trasformazioni in Egitto. A meno che questo ruolo non venga svolto nel caso vincessero con una buona maggioranza – maggioranza relativa e non credo assoluta i Fratelli Musulmani nel prossimo futuro.
D. Giustizia e Libertà dei Fratelli Musulmani è il partito dato come favorito. Si è detto che sono stati distribuiti sacchetti di zucchero tra la popolazione con il simbolo dello schieramento. Che segnale è?
R. E un segnale che va ricondotto alla classica politica dei Fratelli Musulmani, fin dalla loro fondazione nel 1928, cioè lavorare profondamente nel sociale. Laspetto fondamentale anche del consenso che i Fratelli Musulmani hanno riscosso in questi anni, a livello popolare, è proprio per il fatto che hanno garantito un welfare e un aiuto sociale, sanitario, educativo laddove lo Stato non arrivava. Cè un aspetto che mi viene in mente di quando si parlava anche in Italia di coloro che compravano i voti regalando chili di pasta. E una cosa che potrebbe sembrare simile perché, indubbiamente, ci sono degli elementi di paternalismo, degli elementi di corruzione allinterno di questo sistema; però è anche un modo caratteristico di comportarsi e di rapportarsi da parte dei Fratelli Musulmani nei confronti delle necessità della gente.
D. Sul fronte islamico in questi mesi si è parlato del pericolo di una deriva. Ci sono rischi?
R. Esiste, di fatto, un pericolo o comunque la possibilità di una frantumazione e di una deflagrazione interna dei Fratelli Musulmani, proprio perché cè una molteplicità di voci, di correnti, di giovani, di gente della vecchia guardia, di esponenti più progressisti, di esponenti più conservatori allinterno del movimento islamista, che possono cercare di trarlo dalla loro parte. La deriva potrebbe essere, daltra parte, intesa nel senso che una volta che i Fratelli Musulmani fossero andati al potere, non saprebbero o non vorrebbero in realtà conservare le regole del gioco democratico, ma cercare di imporre uno Stato islamico. Io credo che la strategia che i Fratelli Musulmani hanno condotto in tutti questi anni una strategia di legittimazione allinterno del quadro politico egiziano li condurrà comunque a scegliere, almeno dal punto di vista procedurale, le regole della democrazia. E chiaro, comunque, che i Fratelli Musulmani sono un movimento conservatore. (ap)
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