14:39 – NIGERIA: MONS. DOEME, ALCUNI POLITICI RESPONSABILI VIOLENZE CONTRO CRISTIANI (2)
Era una delle chiese più grandi della nostra diocesi ha detto mons. Doeme – capace di contenere migliaia di persone. Ed ora è rimasta solo la cenere. Domenica scorsa la comunità si è dovuta riunire per la Messa in una sala parrocchiale. Quella di S. Mary è il quinto edificio religioso colpito in soli otto mesi. Ad aprile è stata attaccata la cattedrale di Maiduguri e tre mesi dopo alcuni uffici della curia e lalloggio dei sacerdoti. Il quarto episodio tre settimane quando una chiesa è stata incendiata da alcuni giovani. I giovani della regione sono reclutati con facilità dai gruppi estremisti spiega – a causa della grave condizione di povertà e di disoccupazione e del basso livello distruzione. Molti estremisti riescono ad infiltrarsi anche nei corpi di polizia, aggravando la criticità della situazione. Se le forze dellordine fossero intervenute prima, molte persone avrebbero potuto salvarsi afferma mons. Doeme ma molti degli attentatori erano proprio membri della sicurezza. Il vescovo chiama in causa la responsabilità di alcuni politici di cui non posso fare i nomi che si servono dei Boko Haram per perseguire i propri interessi.
14:40 – NIGERIA: MONS. DOEME, ALCUNI POLITICI RESPONSABILI VIOLENZE CONTRO CRISTIANI (3)
Le autorità permettono ai fondamentalisti islamici di comprare le armi e fomentano lodio interconfessionale. La religione conclude è un argomento molto delicato in Nigeria ed è molto facile scatenare nuove tensioni. A suo avviso il fine ultimo è quello di cacciare i cristiani dal Paese oppure convertirli con la forza per riuscire a imporre la legge coranica. Dopo gli scontri dei giorni scorsi e le minacce di nuovi attentati da parte dei Boko Haram, la Chiesa chiede al Governo maggiore sicurezza. Anche il nunzio apostolico mons. Augustine Kasujja, in una recente intervista ad Acs aveva espresso estrema preoccupazione per le violazioni alla libertà religiosa che si verificano frequentemente in Nigeria, specie nel Nord del Paese. La comunità internazionale aveva detto il rappresentante pontificio deve incoraggiare il governo nigeriano ad accogliere nellordinamento interno le norme e le convenzioni internazionali, facendole aderire alla Costituzione.
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