Siria: larcivescovo di Damasco ricorda le sofferenze della popolazione
Nella grave situazione in cui versa la Siria, lunica àncora di salvezza per il popolo è la famiglia. E quanto scrive larcivescovo maronita di Damasco, mons. Samir Nassar, nella lettera di Quaresima 2012 in cui invita i fedeli a pregare per la famiglia che la Chiesa intende sostenere dandole tutto laiuto possibile. La famiglia spiega è luogo di vita e di accoglienza, di protezione e di salvezza, piccola cellula della società che assorbe gli choc di coloro che sono sfollati, feriti, disoccupati. La famiglia è il baluardo, davanti al vuoto e al caos, che garantisce la sopravvivenza della società e della chiesa. Da crisi locale a regionale ed ora internazionale, la Siria è crocevia di interessi politici, militari ed economici – afferma mons. Nassar – che ne determinano lavvenire, tenendo in ostaggio la soluzione, lasciando porte aperte alle violenze e alle sofferenze. Lembargo economico, linflazione, la svalutazione della moneta locale, la disoccupazione – per larcivescovo – mettono a dura prova il popolo esponendolo a sofferenze che aumentano, man mano che cresce lodio e la divisione, anche in assenza di movimenti caritativi ed umanitari. La Siria sembra trovarsi davanti a quella che definisce una impasse mortale in cui non si vede la fine del tunnel. Entriamo, allora, in Quaresima in silenzio, – è linvito dellarcivescovo – a mani vuote e cuore fisso a Cristo risorto perché ci guidi sul cammino del perdono e della pace. (F.S.)
Nella grave situazione in cui versa la Siria, lunica àncora di salvezza per il popolo è la famiglia. E quanto scrive larcivescovo maronita di Damasco, mons. Samir Nassar, nella lettera di Quaresima 2012 in cui invita i fedeli a pregare per la famiglia che la Chiesa intende sostenere dandole tutto laiuto possibile. La famiglia spiega è luogo di vita e di accoglienza, di protezione e di salvezza, piccola cellula della società che assorbe gli choc di coloro che sono sfollati, feriti, disoccupati. La famiglia è il baluardo, davanti al vuoto e al caos, che garantisce la sopravvivenza della società e della chiesa. Da crisi locale a regionale ed ora internazionale, la Siria è crocevia di interessi politici, militari ed economici – afferma mons. Nassar – che ne determinano lavvenire, tenendo in ostaggio la soluzione, lasciando porte aperte alle violenze e alle sofferenze. Lembargo economico, linflazione, la svalutazione della moneta locale, la disoccupazione – per larcivescovo – mettono a dura prova il popolo esponendolo a sofferenze che aumentano, man mano che cresce lodio e la divisione, anche in assenza di movimenti caritativi ed umanitari. La Siria sembra trovarsi davanti a quella che definisce una impasse mortale in cui non si vede la fine del tunnel. Entriamo, allora, in Quaresima in silenzio, – è linvito dellarcivescovo – a mani vuote e cuore fisso a Cristo risorto perché ci guidi sul cammino del perdono e della pace. (F.S.)
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