
Vediamo solo caos e distruzione in un conflitto che è tutti contro tutti. In un paese sfigurato, con la popolazione civile condotta al macello, lappello di Papa Francesco richiama al dialogo e alla riconciliazione. Urgono passi concreti e speriamo che la Conferenza di Ginevra sia la svolta per una soluzione politica al conflitto siriano: lo dice allAgenzia Fides S. Ecc. Jean-Clément Jeanbart, Arcivescovo Metropolita di Aleppo per i Greco-cattolici (melkiti). LArcivescovo esprime riconoscenza al Papa per le parole espresse allAngelus di ieri, 2 giugno, affermando che danno consolazione e speranza. Il papa ha ricordato la tormentata situazione di guerra, morte, distruzione, ingenti danni economici e ambientali, come anche la piaga dei sequestri di persona, assicurando preghiera e solidarietà e appellandosi allumanità dei sequestratori affinché liberino le vittime.
Mons. Jeanbart esprime tutta la sua preoccupazione e tristezza nel vedere un paese ridotto in macerie, e nellassistere a violenze, uccisioni terribili di civili e di bambini, sequestri, che sfregiano il volto del popolo siriano, in una sorta di degrado della stessa umanità.
Sui due vescovi (il siro-ortodosso Gregorio Yohanna Ibrahim e il greco-ortodosso Boulos al-Yazigi) ancora sotto sequestro, e sui due preti rapiti dal febbraio scorso (larmeno cattolico Michel Kayyal e il greco ortodosso e Maher Mahfouz ), lArcivescovo dice: Non ci sono novità, non si sa nulla e questo è segno del caos che regna. I sequestrati sono persone che facevano opere umanitarie, aiutando la gente a vivere in questa tragica situazione. E molto preoccupante. Dove andremo a finire?
Di fronte a un sofferenza immane, il nostro timore è che i fedeli cristiani continuino a lasciare il paese, in cerca di una vita dignitosa. Si soffre per mancanza di merce, combustibili, elettricità, a volte di cibo. Ma quello che ci fa soffrire di più è vedere che il futuro diventa sempre più scuro. Il futuro per noi cristiani e per tutti i siriani precisa non può che essere basato sulla piena cittadinanza, sulla libertà, sulla dignità e sul rispetto dellaltro. Altrimenti cosa ci accadrà?
La Siria è una terra santa che ha visto la nascita della Chiesa universale. Lappello del Papa è prezioso spiega mons. Jeanbart perché richiama il mondo intero a fare qualcosa per noi. Auspichiamo che la imminente Conferenza di Ginevra riesca ad aprire un reale spiraglio di pace, a offrire unapertura reale verso il dialogo e verso una soluzione politica.
Ieri nelle chiese siriane e nelle comunità della diaspora, abbiamo pregato con il Papa nellora di Adorazione Eucaristica, un momento importantissimo per affidare a Dio la Siria e invocare la pace, riferisce lArcivescovo.
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