12:05 – TUNISIA: LETTERA DELLARCIVESCOVO LAHHAM IN VISTA DELLE ELEZIONI (2)
Questo stato di attesa – aggiunge – ci permette di pensare in tutta libertà, di sperare, auspicare, addirittura sognare, ma sempre in uno spirito positivo ed ottimista, nonostante le difficoltà, le incertezze e le sorprese che conoscerà il Paese, noi compresi, durante questi lunghi mesi di transizione. Tra i vari auspici espressi da mons. Lahham, che i tunisini sappiano resistere alla tentazione del dominio, del denaro, del possesso e del guadagno personale. Inoltre, precisa, noi siamo certamente per la separazione della Moschea e dello Stato, ma affermiamo ad alta voce che una società democratica sana deve avere come base dei valori con una radice religiosa (libertà, rispetto, pace, uguaglianza, opzione preferenziale per i poveri, solidarietà. (segue)
12:06 – TUNISIA: LETTERA DELLARCIVESCOVO LAHHAM IN VISTA DELLE ELEZIONI (3)
La Tunisia, in questo senso, può ispirarsi alle radici cristiane dellEuropa richiamate spesso dai Papi. Perciò auspica che la nuova Tunisia possa trovare una felice soluzione per ciascuna delle aspirazioni spirituali e religiose dei suoi cittadini e ospiti (i cristiani sono complessivamente 30.000); che la nuova Tunisia viva al tempo stesso la transizione democratica e lappartenenza al mondo arabo musulmano; che trovi il modo per conciliare la fedeltà al Dio unico alle sfide della modernità; che possa affrontare gli eventuali pericoli, le derive e le pressioni interne ed esterne. Dalla rivoluzione tunisina conclude mons. Lahham – impariamo che i piccoli sono allorigine del rinnovamento, proprio quelli che erano considerati senza saggezza, senza ideologia ma che hanno una grande sete di conoscere, di aprirsi e un grande desiderio di spiritualità personale. È sicuramente una prima volta nel mondo arabo musulmano.
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