PAKISTAN – ( 2 Marzo )
UN ANNO DOPO «Il mio Pakistan cambia nel nome di Shahbaz» «La gente lo considerava un eroe, si sentiva protetta e lui era sempre in priva fila. Dopo il brutale omicidio si è sentita indifesa e anche intimorita. Dalla sua scomparsa è emerso però anche un maggiore impegno e per i cristiani una maggiore convinzione religiosa». Così Paul Bhatti inizia il ricordo del … Continua a leggere